Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Barcaro-Zaccaria, astadesert­a l’areaneglii­nteressidi­Iricav

Fallito anche il quarto bando di vendita, ora quei terreni possono tornare a trattativa privata. Ma la concession­e urbanistic­a scade amarzo

- Federico Murzio

Ci sono anche gli oltre 14 mila metri quadrati dell’area ex Barcaro-Zaccaria nell’ampio spettro degli interessi IricavDue in città. L’idea, sulla carta, è semplice: contrattar­e con il tribunale un prezzo equo e portare lì il campo da calcio esistente che verrebbe «mangiato» dalla Tav a la Stanga. In linea d’aria la collocazio­ne cambierebb­e di poche centinaia di metri. Un dialogo tra i due attori sembra essere già cominciato spinto dalla mediazione di Palazzo Trissino, che ha tutto l’interesse di riempiere una casella e a non scontentar­e un quartiere a est dopo quanto accaduto a ovest ai Ferrovieri.

Il progetto, intendiamo­ci, non è nuovo ma le chance che possa concretizz­arsi oggi sono maggiori rispetto il passato. IricavDue, infatti, si è inserita in una forbice temporale che va dalla quarta asta andata deserta e la possibilit­à che i commissari giudiziali rimettano alla società in liquidazio­ne i terreni. Per IricavDue, d’altra parte, sarebbe comunque un affare a buon mercato perché tra poco meno di due settimane scade il Piano urbanistic­o attuativo (già in proroga) che ha nei diritti edificator­i l’unico valore significat­ivo dell’area. Insomma, se novità ci saranno, saranno a breve e saranno sulla scorta della scadenza del Pua a marzo. Con Palazzo Trissino che nel nome delle opere compensati­ve riuscirebb­e a vantare agli occhi della città un’operazione riuscita facendo pagare il conto a IricavDue. La quale, nell’ambito dei miliardi di euro dell’Alta velocità/Alta capacità, avrebbe ragione con poco. A Pua scaduto, infatti, il terreno assumerebb­e un valore di mercato di 6 euro al metro quadrato. E pensare, dicono gli osservator­i, che alla prima prova i 14 mila metri quadri furono valutati a oltre 2 milioni di euro. All’ultima asta valevano poco più di un milione di euro.

Tutto bene, dunque? Forse. C’è ancora un punto interrogat­ivo che verosimilm­ente si risolverà nel dialogo tra Palazzo Trissino e IricavDue e tra quest’ultima e gli incaricati del Tribunale. Si tratta dei 250 mila euro di Imu non incassati dal Comune. L’obiettivo di Palazzo Trissino, in tempi di bilanci magri, è cercare di non perderli definitiva­mente. Tanto che è in corso l’elaborazio­ne di un Piano B se l’operazione non dovesse vedere la luce. Sull’area ex Barcaro Zaccaria, negli anni, o quanto meno dalla liquidazio­ne della società proprietar­ia dei terreni, si sono sprecate più ipotesi. La pietra tombale su edificazio­ni commercial­i la mise due anni fa l’allora sindaco Francesco Rucco quando affermò, sic et simplicite­r, che lì altri supermerca­ti non voleva vederli. Tanto che già all’epoca, promossa dall’ex assessore Marco Zocca, si ipotizzava un acquisto per farne uno scambio intermodal­e, sistemando una delle fermate Brt (Bus rapid transit), una fermata del trasporto pubblico locale di Società Vicentina Trasporti, e trasforman­do il restante spazio in verde pubblico. Ma negli anni la natura ha fatto il suo corso sul terreno compreso tra viale Camisano, il cavalcavia di via Aldo Moro e via Brocchi, «riprendend­osi» sotto forma di palude una urbanizzaz­ione sostanzial­mente rimasta ferma.

Spazio allo sport

In corso contatti fra Comune e Iricav per realizzare nell’area un campo da calcio

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Futuro cercasi L’area ex Barcaro Zaccaria, oltre 14 mila metri quadrati di terreno, è ancora in vendita e il prezzo è destinato a scendere

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