Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Palù: «Confermato in Aifa ma per un solo anno Ilministromi ha umiliato»
Ledimissionidapresidente. Schillaci: «Fraintesoilmiosilenzio»
Solo l’8 febbraio il professor Giorgio Palù, docente onorario di Virologia all’Università di Padova, era stato riconfermato alla presidenza dell’Agenzia italiana del Farmaco. La Conferenza StatoRegioni aveva dato il via libera, seguito dal decreto di ratifica firmato il 9 febbraio dal ministro della Salute, Orazio Schillaci. Nomina ufficiale, quella di Schillaci, che però non è piaciuta a Palù perché, essendo lui già in pensione (ha 75 anni), il suo incarico è stato limitato a un anno, e senza compenso. E così il fondatore delle Scuole europea e italiana di Virologia ieri mattina si è dimesso. «Vi comunico, dopo un’attenta meditazione, che la mancata sintonia col ministro e l’assenza di risposte dal governo mi costringono a dare le dimissioni da presidente nominato di Aifa hic et immediate», ha annunciato Palù al cda. Un fulmine a ciel sereno, caduto a un anno dalla faticosa riforma dell’Agenzia.
Professor Palù cosa è successo?
«Recrimino la totale assenza di ascolto da parte del ministro Schillaci nelle scelte operate per Aifa. Trovo offensivo e umiliante nei confronti della mia persona e del mio profilo scientifico-professionale la durata di un anno del mandato, scelta quantomeno equivoca sul piano giuridico».
In che senso?
«Il mio primo incarico a presidente dell’Agenzia è avvenuto quando ero già in pensione ma con mandato quinquennale da parte del precedente ministro della Salute, Roberto Speranza. Per di più l’interpretazione restrittiva della norma da parte del responsabile attuale del dicastero interessato viene adottata esclusivamente nei miei confronti, in netto contrasto con i decreti di nomina appena assunti per pensionati ultrasettantenni chiamati a dirigere l’Istituto superiore di Sanità (Rocco Bellantone, 71 anni, nominato presidente, ndr) oa partecipare come consulenti alla Commissione scientificoeconomica di Aifa».
Sulla sua decisione pesa la mancata retribuzione?
«No, non mi preoccupa di certo. Considerandomi al servizio della res publica, ho già svolto per tre anni le funzioni di presidente senza ricevere alcun compenso né gettone di presenza e rifiutando la carta di credito dell’ente. Mi sorprende invece la disparità di trattamento rispetto ad altri presidenti di enti pubblici in pensione».
Cos’ha detto al cda di Aifa? «Ho segnalato alcuni obiettivi che ritengo essenziali per rilanciare l’Agenzia: una forte e qualificata rappresentanza di Aifa in seno alle commissioni europee, l’informatizzazione dei dati farmaco-economici, gli studi clinici, la comunicazione scientifica, il coinvolgimento di esperti di alto profilo a sostegno della commissione scientifico-economica, la promozione della ricerca biomedico-farmaceutica, uno dei settori più qualific a n t i p e r lo sviluppo scientifico-tecnologico del Paese».
Traguardi ambiziosi, non le dispiacerà non esserci?
«Sono orgoglioso di aver servito il mio Paese per tre anni. Ho concepito, promosso e in larga parte redatto la riforma dell’Aifa a vent’anni dalla sua fondazione. Una riforma che può rilanciare l’Agenzia, rendendola più snella, meno burocratica e pronta ad affrontare le sfide che arrivano dall’Europa. Come quella che riguarda i nuovi farmaci per la terapia molecolare avanzata. Oggi Aifa è pronta a rilanciare la ricerca in un settore chiave per lo sviluppo scientificotecnologico del paese: quello delle biotecnologie mediche e farmaceutiche».
Intanto, in serata, arriva la replica del ministro Schillaci: « Apprendo con stupore le motivazioni che hanno portato il professor Palù alle dimissioni. Credo si sia volutamente confuso il mio silenzio con la chiara non accoglienza di richieste non in linea col progetto di profonda riforma dell’Agenzia. Tuttavia accolgo di buon grado il suggerimento di nominare un successore con un mandato temporale e professionale più ampio, in grado di aggiungere la capacità di lavorare in squadra per il bene del Paese a una forte e qualificata rappresentanza di Aifa in seno alle commissioni europee, all’informatizzazione dei dati farmaco-economici, agli studi clinici, alla promozione della ricerca biomedico-farmaceutica».