Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il primato vicentino in case green: spesi 129milioni
Confartigianato: «Settore trainante, mamancano addetti». E nasce l’Accademia dell’Edilizia
La provincia di Vicenza è la prima in Veneto (dati 2022) per quanto riguarda gli investimenti per interventi di risparmio energetico in abitazioni private. I vicentini, infatti, hanno speso 129 milioni di euro, sui 654 complessivi dell’intera regione, nella quale, per inciso, sempre nello stesso anno, sono stati messi a detrazione 10 miliardi di euro per investimenti con il superbonus 110%.
Quello dell’edilizia e delle costruzioni, nonostante i benefici del superbonus siano ora decisamente inferiori, continua ad essere un comparto di traino per l’economia del territorio. A confermarlo è Confartigianato Imprese Vicenza, che nel presentare ieri mattina la prima edizione dell’Accademia dell’edilizia, che avrà luogo a fine mese, dal 29 febbraio al primo marzo, ha snocciolato una serie di dati riguardanti il settore costruzioni-edilizia che nel vicentino conta 8.307 aziende artigiane e occupa complessivamente 15.200 addetti. Nel primo trimestre 2024 sono stimate 1.160 assunzioni, anche se la difficoltà di reperimento di operai specializzati e conduttori di impianti è all’81%, la più alta in assoluto rispetto ad altre figure del manifatturiero. Nonostante i citati ecobonus, la situazione del patrimonio immobiliare privato in provincia (dati 2023) non è delle migliori. Il 40 per cento degli edifici residenziali, quindi due su cinque, sono tutt’ora in classe F e G, le due peggiori per quanto riguarda l’efficientamento energetico. Gli interventi legati agli ecobonus si sono concentrati su serramenti (30%), caldaia a condensazione (28%), schermature e pompe di calore (circa (11%). «Il senso di questa prima edizione dell’Accademia - hanno spiegato Giovanni Lovato, presidente del
Sistema Casa e Thomas Fantin, presidente del Sistema attività complementari dell’edilizia - è proprio quello di aggiornarci su innovazione e sostenibilità e sulle nuove sensibilità della clientela pubblica e privata». Questo il motivo dei 10 tra workshop e incontri, tra i quali spiccano: la nuova figura del Maestro formatore artigiano (inserita nel contratto collettivo del lavoro), che prevede che la formazione pratica possa essere certificata in cantiere; uno studio con la presentazione di dati inerenti il patrimonio non residenziale inutilizzato in provincia e ipotesi sul suo riuso. In tal senso verranno in primis verranno verificati gli edifici dismessi nei Comuni di Quinto e Bolzano Vicentino e un loro possibile nuovo riutilizzo.