Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Furti, vertice questore-negozianti «Presidiare le zone più critiche»
Faro su centro e periferia. Possamai: «Controlli vani se chi delinque viene subito liberato»
Nonostante da un paio di settimane la prefettura abbia disposto un rafforzamento della presenza di forze dell’ordine e polizia locale, l’altra notte, a tarda ora, è avvenuto l’ennesimo agguato con rapina in via Battaglione Monte Berico, contro una coppia di stranieri ai quali due malviventi (poi identificati da parte della polizia), dopo aver colpito l’uomo alla testa hanno prelevato portafoglio e cellulare.
Le rapine fanno il paio con i furti ai danni dei negozianti, che sono ormai diventati quasi una costante. Di questo si è parlato ieri nella sede di Confcommercio Vicenza, dove il questore Dario Sallustio ha incontrato i sette presidenti delle Sezioni territoriali, assieme al presidente provinciale Nicola Piccolo, al vicepresidente vicario Enrico Res e al direttore Ernesto Boschiero. Le aree rappresentate corrispondono alle «vecchie» sette circoscrizioni amministrative del Capoluogo. Zone diverse, che hanno in comune contesti di degrado, come bivacchi e accattonaggio molesto, casi di criminalità con episodi di spaccio, di violenza o spaccate alle vetrine, come avvenuto nell’ultimo caso di ieri l’altro in viale Riviera Berica.
Non solo centro storico, dunque. Le aree che i commercianti avvertono come critiche sono in particolare quelle di San Pio X, Bertesinella e Stanga a Est, via Vaccari e Parco Retrone a Ovest, unitamente a corso San Felice, parcheggio Cattaneo, viale dei Mille, la zona del Mercato Nuovo, via Lanza e via Legione Antonini, ma anche piazzetta Gioia, nel quartiere di San Bortolo.
Avvicinandosi al cuore della città, si è focalizzata l’attenzione su Borgo Santa Lucia, piazzale del Cimitero Maggiore e viale Trieste. Ai commercianti il questore ha voluto sottolineare l’importanza di un nuovo e più moderno modo di intendere l’attività di prevenzione, più vicino ai bisogni dei cittadini, ma interconnesso alle informazioni che da loro pervengono. Come nel recente caso della donna che ha filmato un tentativo di scasso in viale X Giugno e grazie alla quale è stato possibile risalire all’autore, denunciato per danneggiamento. Che si chiamino presidi o «sentinelle», la questione ha ormai raggiunto un livello collettivo. Tanto che i consiglieri comunali Nicolò Naclerio
e Giorgio Conte hanno firmato una mozione volta ad impegnare Sindaco e Giunta ad istituire un fondo straordinario per i commercianti vittime di furti e danneggiamenti. Dal canto suo il sindaco Possamai, in visita ieri ad Annecy, rimarca come «i visibili sforzi da parte della polizia locale e di tutte le forze dell’ordine spesso vengono resi vani, perché nel giro di poche ore le persone responsabili di furti e rapine tornano in libertà, a causa di una normativa che deve essere rivista dal governo. Caso ancor più grave quello delle baby gang tra le cui fila molti soggetti non sono nemmeno perseguibili per legge, il che - conclude Possamai - ci pone di fronte ad un enorme problema sociale ed educativo».