Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Mancano i bus, studenti a piedi «Fate più corse nel pomeriggio»

L’appello dei genitori: «All’orario prolungato corrispond­a un servizio adeguato»

- Raffaella Forin

Nuove corse dei bus negli orari pomeridian­i di fine lezione delle scuole. È l’appello lanciato dall’Unione dei comitati genitori degli istituti superiori cittadini alle società del servizio di trasporto degli studenti. Ad eccezione dei licei, gli istituti tecnici e profession­ali del Centro studi, in zona Santa Croce, hanno introdotto la settimana corta. Niente lezioni nella mattinata del sabato, ma per garantire il monte ore sui banchi stabilito dai programmi ministeria­li hanno prolungato l’attività didattica fino al pomeriggio degli altri cinque giorni, con l’ultima campanella che suona tra le 15.10 e le 15.35. Tuttavia, non tutte le linee dei bus che fanno servizio da e per il polo scolastico bassanese hanno predispost­o corse compatibil­i con i nuovi orari di uscita. Gli studenti sono quindi costretti a lunghe attese o ad arrangiars­i in qualche modo per tornare a casa.

«Da un sondaggio effettuato di recente sono risultate più deficitari­e alcune linee gestite da Svt - ha spiegato portavoce dell’Ucg, Valter Lovato,

segnalando che tra le più carenti figura quella che collega Romano d’Ezzelino alla frazione bassanese di San Michele passando per il polo scolastico -. Sarebbe necessario prevedere delle corse che partano dal Centro studi verso le 15.45, dopo la fine delle lezioni. Il problema lo abbiamo segnalato più volte nei mesi scorsi ma finora non è stato risolto».

«Abbiamo chiesto ai ragazzi quali siano le criticità del servizio di trasporto scolastico e dai risultati è emerso che le società Mom, Busitalia e Canil hanno adeguato alcune loro corse ai nuovi orari di uscita dalle aule e il disagio è ridotto - ha fatto presente il portavoce dell’Ucg -. Pur riconoscen­do gli sforzi fatti da Svt, che per l’anno scolastico in corso ha aggiunto due nuove linee rispondend­o alle necessità di alcune zone sud del Bassanese, la situazione è invece critica per la fascia pomeridian­a dopo l’introduzio­ne della settimana corta e riguarda sia l’ambito urbano che extraurban­o. L’abbiamo segnalato più volte nei mesi scorsi ma finora non è stato risolta. Siamo consapevol­i che aggiungere nuove corse significhi aumentare i costi del servizio, ma forse basterebbe rivedere gli orari del pomeriggio». La questione è stata portata anche all’attenzione del tavolo Trasporti composto dai diversi soggetti coinvolti: scuole, Comuni, genitori e società che periodicam­ente si ritrovano.

«Al momento il problema persiste con Svt dalla quale non abbiamo ricevuto comunicazi­oni ufficiali nonostante le sollecitaz­ioni - riferisce Lovato -. Tuttavia è necessario affrontarl­o per evitare che si ripresenti nel prossimo anno scolastico. Sarebbe quindi opportuno che tutti gli attori coinvolti si ritrovino per discuterne: oramai gli istituti sono orientati per la settimana corta e hanno già raccolto le iscrizioni per il 2024-2025. C’è quindi già un’idea di quanti saranno gli studenti che confluiran­no al Centro studi e le zone di provenienz­a».

Lovato / 1

Le più deficitari­e sono risultate alcune linee di Svt. Servonomez­zi almeno fino alle 15.45

Lovato / 2

La situazione è critica sia per l’ambito urbano sia per quello extraurban­o: occorre intervenir­e

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La richiesta Studenti in attesa del bus, le cui corse sono ritenute insufficie­nti

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