Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Nessun limite, devono decidere i cittadini» «L’alternanza è giusta ora Luca guidi il partito»
Il no al tetto dei tre mandati per i presidenti di Regione significa accettare l’idea che Luca Zaia non guidi più il Veneto. È giusto? E se Zaia non potesse più fare il presidente della Regione, in quale ruolo lo vedreste? Vi abbiamo chiesto di scriverci una mail all’indirizzo web@corriereveneto.it e sono arrivati tantissimi messaggi. Ecco una selezione di quelli arrivati ieri.
Elezione diretta
La sovranità popolare impone l’elezione diretta dei loro rappresentati. I partiti e la democrazia sonomorti da quando si preparano le liste senza sentire nemmeno gli iscritti, tanto non servono piu nemmeno le firme per sottoscriverle. Intanto, dei nominati, senza limiti, hanno deciso di far fuori gli eletti direttamente dai cittadini. In questo caso: uscire subito da questa maggioranza, altroché sono affari del parlamento. Zaia? Modifichi lo Statuto regionale, lamaggioranza non glimanca.
Luciano Dussin
Troppi impegni
Zaia fa giàmolte cose, troppe, alcune— scuola, sanità, strade— meglio allo Stato. Sul limite aimandati: in Veneto c’era il Doge, c’era.
Vincolo giusto
Amio avviso il vincolo ai tremandati è giusto e va mantenuto tale. Ho lavorato in Banca e anche lì un direttore di filiale dopo un paio d’anni viene regolarmente avvicendato per evitare possibili intrallazzi/facilitazioni e/o concessioni senza un attento esame dei rischi. Al Governatore Zaia sarebbe cosa buona e giusta venisse accordato di guidare il suo partito di riferimento.
Senza limiti
Io penso: se ha lavorato bene per i veneti, perché no il terzo mandato? Anzi aggiungo: un senza limiti, magari abbinato ad un referendum.
Scelta agli elettori Giuseppe Albi Giorgio Scolari Carlo Caradonna
Personalmente non ritengo ci debbano essere limiti almandato, e ciò per una semplicissima ragione: ma quale forma più alta di democrazia abitanti; così si boicotta il principio dell’alternanza pensato e sancito con strumenti legislativi di valenza costituzionale. Io vedo uno Zaia con fortissima autorevolezza, rispetto a Salvini ( che percepisco come un guitto della politica) e che dovrebbe in primis mettersi alla guida del partito nazionale, per fargli conseguire credibilità a livello internazionale e poi, senz’altro, puntare a guidare il Governo. Spero non ceda alle lusinghe di una poltrona europea perché sarebbe ilmodo permetterlo in naftalina,allontanandolo dalle dinamiche del consenso dell’elettorato e lasciando libero il campo alle sceneggiate di Salvini che continuano a disorientare l’elettorato di base, quello medio e non gli ex forconi, spingendolo verso altre espressioni partitiche del centrodestra.
Nessun rischio Paolo Sacco Stevanella
Per me Zaia deve concorrere ancora per la presidenza della Regione del Veneto. Ha ben governato, si dimostra attento alle necessità della comunità, sa dialogare. Non vedo rischi né per la comunità, né per la democrazia. È il Popolo che deve decidere se, chi si propone , ha i numeri per essere in quel posto. Perché il limite non si applica ai deputati? Quelli non hanno limiti e sovente sono paracadutati. No se limite ci sia, lo sia per tutti imandati.
Riccardo Boraso
Con lui credibilità
Non è giusto rimettere in discussione il terzo mandato. Zaia dovrebbe candidarsi alla guida del partito, darebbe credibilità ad un partito insignificante.
StefanoMarchiol Giusta la discontinuità
Zaia è un ottimo amministratore e perfetto conoscitore dell’indole caratteriale e sociale del popolo veneto ed è la cifra che ha sempre contraddistinto il suomodo di operare. Ciononostante credo opportuna una discontinuità e quindi un ricambio sia del Presidente che della squadra di governo della Regione. A Zaia, al quale riconosco grande bravura e volontà e impegno, nonmancheranno opportunità future anche a livello politico nazionale.
Guido Facchin
Guidi il partito
Secondome è giusto rispettare il tetto deimandati, perché serve sempre un cambiamento. Non ce l’ho con Luca, anzimi sembra che abbia lavorato bene sia come presidente del Veneto che comeministro, lo vedrei bene alla guida del partito per le sue idee anche umanitarie.
Giulio Sega
Troppi anche due
Duemandati sono anche troppi. Dovrebbe essere per tutte le cariche politiche. Anche per i consiglieri comunali dei piccoli Comuni. Con tutte le necessità delmondo del lavoro troveranno sicuramente cosa fare. Comunque per evitare questa indecente storia di mandati basterebbe abolire gli emolumenti. In fondo fanno carte false per avere un posto.
Lontano da Salvini
Megliomille volte Zaia di qualche scalmanato fratellone d’Italia o di Salvini. Detto questo credo che non si possa interpretare la democrazia come una plebiscitaria nomina di imperatori e feudatari inamovibili. Tre mandati sono già un’eternità per la democrazia. Vuoi che non ci sia qualcun altro capace emeritevole? Certo che c’è, basta volerlo. E allora ciao Zaia. Se vorrai portare avanti la tua esperienza politica in qualche modo, magari a qualche distanza dallo spiritato leader della Lega, ti guarderò con simpatia, anche se non simpatizzo per la tua area politica.
Le battaglie giuste
Posto che i parlamentari romani possono essere «rieletti» senza essere scelti dagli elettori, Zaia, uomo politico con visione e piani a lungo termine per il Paese, deve avere la possibilità di ottenere tutti i mandati che gli elettori vorranno liberamente concedergli; in alternativa sarebbe quanto mai utile come nuovo capo della Lega poiché Salvini oltre che filo Putiniano propone leggi insulse e opportunistiche solo per un tornaconto elettorale di brevissimo termine. Aggiungo che la mia scelta è motivata dal fatto che lui si sia intestato alcune battaglie perme rilevanti quale il fine vita e l’autonomia del Veneto poiché vale sempre il ragionamento di cui sopra o tutte regioni autonome o nessuna regione autonoma e posto che nessun politico vuole assumersi la responsabilità di togliere l’autonomia alle regioni che attualmente la godono tanto vale darla a tutte quelle che ne faranno richiesta.
Esperienza e capacità
Tigelio Calza
Maurizio Vivian
Marino Xodo
Zaia sta ben governando il Veneto, e lo dico da uomo di sinistra, anche se gli schemi ormai son saltati. Zaia deve continuare a fare politica in ruoli di responsabilità, perché è uno dei pochi «capaci». L’esperienza e la capacità vanno sfruttate. Non ci devono essere limitazioni di sorta e la gente dev’essere libera di scegliere chi deve rappresentarla.