Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il centrodestra e la nomina di Cafà: «Compagna di un ex candidato, quali criteri ha seguito il sindaco?»
Che l’incarico di direttore dei Musei Civici fosse foriero di scontri con il centrosinistra al governo sono i precedenti a dirlo. E, nel rispetto della tradizione, succede anche a pochi giorni dalla nomina della neo direttrice Valeria Cafà. Il gruppo consiliare Idea Vicenza ha depositato un’interrogazione, che sarà discussa verosimilmente martedì, nella quale si chiede conto di alcuni aspetti della selezione. Selezione, per inciso, avvenuta in quella discrezionalità che la normativa conferisce in capo al sindaco. Tant’è.
Il centrodestra chiede quanti candidature sono stata presentate dall’avvio del bando, a novembre 2023; quali sono stati i criteri adottati nella selezione; e sulla circostanza che Cafà sia la compagna di un ex candidato nella coalizione di centrosinistra con la lista Tosetto. Si tratta di Corrado Cortese, candidato non eletto (si è fermato a 77 preferenze) in quota Più Europa. Circostanza che, non per la prima volta negli ultimi nove mesi, al netto delle persone in sé, ha portato l’ex sindaco Francesco Rucco a definire «le scelte del sottogoverno dell’amministrazione come la conferma della doppia morale del centrosinistra».
In tema di impiegati e funzionari, concorsi, politiche sulle risorse umane, l’assessore Matteo Tosetto e il direttore generale Michela Cavalieri restano sulla graticola di Rsu e sindacati così come le tensioni tra il personale e l’amministrazione rimangono alte. «Abbiamo scritto a Cavalieri e alla segretario generale Stefania di Cindio per chiedere che le selezioni siano connotate da procedure senza ombra di dubbio rigorose e trasparenti, al fine di fugare ogni dubbio sugli incarichi dirigenziali di tipo fiduciario, a tutela dell’immagine stessa del Comune»
si legge in una nota del Cub di ieri.
Il sindacato cita recenti ordinanze della Cassazione e aggiungendo che «non spiegare la ragione per cui un curriculum scelto risulti migliore di altri candidati è di per sé causa di illegittimità del provvedimento». Sullo sfondo di parziali rettifiche alle determine di concorsi e rinvii di colloqui orali in altre selezioni, la richiesta del sindacato dei dirigenti ( Direl) di sospendere in autotutela la selezione per il dirigente all’Urbanistica.