Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Spettacoli ed eventi, così il Comunale splenderà»
Trivellato, presidente del Cda: «Porteremo pubblico nuovo, e coinvolgeremo le imprese»
È stato vicepresidente dell’Orchestra del Teatro Olimpico e consigliere della Società del Quartetto, oltre che fondatore di Vicenza Jazz, uno dei più importanti festival italiani (la cui edizione 2024 verrà presentata dopodomani), ma in passato ha fatto parte anche del Consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Comunale, dove è tornato, da un paio di mesi, nella veste di presidente.
Gianluca Trivellato, 59 anni, imprenditore del settore automotive ( l’azienda ha compiuto un secolo di vita nel 2022), è affiancato nel nuovo Consiglio, che resterà in carica per i prossimi tre anni, da Giulio Bernardi, Gabriella Centomo e luciano De Gregorio.
Lei è appassionato di musica e da imprenditore è abituato a fondere nei budget aspirazioni e risorse. Sarà questa la sua linea guida?
«Una scelta obbligata, anche se il bilancio dello scorso anno si è chiuso sostanzialmente in pareggio a 3 milioni e 850 mila euro, mentre il previsionale 2024 si attesta sui 3 milioni e 600 mila euro».
Il problema dei teatri, si è sempre detto, non è coproprio
struirli ma riempirli.
«Attualmente possiamo contare su di un’occupazione dei posti mediamente al 90%, grazie alla programmazione che oltre alla musica prevede teatro e danza, ma anche una miriade di iniziative ed eventi, molti dei quali rivolti alle scuole. Posso contare su una squadra più che rodata, che ha saputo creare con la città un dialogo costante e proficuo, anche a livello emotivo. Non è un caso se durante la pandemia molte persone non hanno voluto il rimborso dell’abbonamento. Il nostro obiettivo ora è mantenere alta la qualità, anche se dopo il Covid i cachet dei grandi artisti sono triplicati».
Quindi si ritorna all’equazione iniziale: aspirazioni e risorse.
«Fortunatamente possiamo contare sull’aiuto degli sponsor, ma tra le idee c’è anche quella di fare diventare il teatro una sorta di “dependance” per le imprese, che qui possono trovare spazi per eventi, per momenti di formazione o distensione, come le cene aziendali di fine anno o gli anniversari».
Una chiamata a fare squadra per la cultura, ma spesso a Vicenza sono state proprio
le istituzioni culturali ad essere accusate di non fare rete.
«È in corso la settima edizione di Danza in rete Festival Vicenza-Schio. Un titolo che da solo risponde alla sua domanda. Quanto alla prosa e alla musica siamo aperti ad ogni tipo di collaborazione e attenti a non sovrapporre le programmazioni».
Ha già in mente qualche iniziativa?
«Stiamo pensando ad un festival di musica contemporanea, dal rock alla sperimentale, per coinvolgere un pubblico che magari non è così abituato a frequentarci. Inoltre, nell’ambito della mostra Pop/Beat che si svolgerà in Basilica Palladiana, a fine giugno abbiamo organizzato in teatro il City Lights Festival».