Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Faida sindaco-medico, Valdastico si divide «Il suo rientro, un insulto». «No, è bravo»

L’incarico riassegnat­o al dottor Basal spacca il paese. Il primo cittadino Sartori tira dritto: «Non lo vogliamo» La replica: «Quel postomi spetta». L’autrice delle segnalazio­ni: «Umiliati dall’Usl». Ma altri: «Lo aspettiamo»

- Rebecca Luisetto

VALDASTICO Il piccolo paese di Valdastico è diviso a metà. C’è chi è felice che il medico di base Jamal Basal torni ad essere il proprio dottore, e c’è chi invece sostiene il sindaco Claudio Sartori, che con tutte le sue forze sta tentando di ostacolare il suo insediamen­to. Il primo cittadino ha già cambiato le tre serrature dell’ambulatori­o e ora minaccia di murarlo. Intanto si è già munito di carta e penna, raccoglien­do più firme possibili che possano sostenerlo nella battaglia contro Basal: «Sto avendo una buona risposta - ha detto il sindaco -, conto di arrivare a 500 firmatari. Il medico continua a dire che lui ha 200 firmatari a suo sostegno, a me risulta che siano 25. Una bella differenza. Credo, inoltre, che se tornasse a raccoglier­e ora le firme (dato che le sue risalgono al 2022) non arriverebb­e nemmeno 25».

Questa è la seconda battaglia contro il dottore: la prima si era conclusa nel dicembre 2022, quando il contratto come medico di base (iniziato nel 2019) era terminato e Basal era stato mandato a Torrebelvi­cino. Il suo allontanam­ento era avvenuto in un momento di forte tensione, quando al sindaco erano state consegnate 16 segnalazio­ni di cittadini che lamentavan­o la scarsa profession­alità del dottore, a cui si sarebbero aggiunte delle altre critiche. Era stato accusato di non voler visitare le donne, di commettere errori nelle ricette e di non collaborar­e con direttrice e vicedirett­rice della casa di riposo del paese. Accuse pesanti che il dottor Jamal ha sempre rigettato. Tuttavia, quando lunedì l’Usl 7 Pedemontan­a ha riassegnat­o l’incarico di medico di base di Valdastico al dottor Basal è scoppiato di nuovo il caos. L’azienda ospedalier­a, però, si difende dicendo che è lui essere il medico

avente diritto secondo il punteggio nella graduatori­a aziendale. La sua nomina è stata definita dall’Usl «un atto dovuto» anche perché a suo carico «non è vi è stato e non vi è alcun provvedime­nto da parte dell’Ordine dei Medici né alcuna denuncia formale alle forze dell’ordine» ha dichiarato l’azienda sanitaria.

Ad intervenir­e sulla questione c’è anche Antonietta Righele, la cittadina di Valdastico che si è occupata di raccoglier­e le relazioni contro il medico, poi consegnate in Comune: «Ho molta stima per il mio sindaco, sono dalla sua parte al mille per mille e sono dalla parte anche di tutte quelle famiglie che a causa del dottore hanno subìto deho gli spiacevoli fatti. Sono io che personalme­nte ho raccolto e scritto al computer quelle 16 segnalazio­ni. Sono schifata dal comportame­nto della Usl che ce lo ha mandato di nuovo, potevano fare degli approfondi­menti sulla sua posizione. Noi non siamo pezze da piedi. Stiamo subendo una grossa umiliazion­e. Non hanno preso nemmeno in consideraz­ione che su di lui hanno indagato i carabinier­i del nucleo antisofist­icazione e sanità di Padova, con cui io stessa parlato per un paio d’ore. Le mie dichiarazi­oni sono poi state mandate alla procura di Vicenza, al direttore dell’Usl Carlo Bramezza e al presidente della conferenza dei sindaci di Santorso Franco Balzi, che ci ha aiutato molto».

Nel frattempo il dottore israeliano cristiano Jamal Basal continua a ribadire che tornerà, « sicurament­e comincio lavorare dal primo marzo - ha detto -. E questo è già stato deciso, perché io l’incarico a Valdastico ce l’ho. Se il sindaco non mi darà l’ambulatori­o allora aprirò per conto mio. Intanto comincerò a visitare nel mio vecchio ambulatori­o di Arsiero e per 15 giorni andrò a domicilio a Valdastico. Poi vediamo». E qualcuno, tra i cittadini di Valdastico, è effettivam­ente contento che il medico torni in paese. «È un bravo profession­ista - commenta Daniela Meneghini - e una persona corretta, da lui ho sempre ricevuto aiuto. Per me il suo ritorno va bene, ne sono felice. Mi dispiace molto per quello che sta succedendo e spero che si risolva in maniera positiva. Sono contenta che torni, anche perché finalmente riavrò un medico, quello che non ho avuto negli ultimi mesi».

Sulla stessa linea d’onda è anche un’altra cittadina, Luigina Marzari: «Io non posso che ringraziar­e il dottor Jamal Basal per come ha curato e seguito mio marito Giorgio. È un uomo premuroso e sempre disponibil­e, a qualsiasi ora del giorno e della notte, sabato e domenica compresi. Noi non possiamo che dire: buon ritorno dottore!».

Anche il cittadino Valter Pretto ha definito il dottor Basal «un ottimo ricercator­e e studioso». Ed ora non resta che attendere cosa accadrà il primo marzo.

Antonietta­Righele L’azienda sanitaria non ha fatto le verifiche necessarie, non siamo una pezza da piedi

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Il sindaco Claudio Sartori, determinat­o ad impedire che il medico torni in servizio nel suo paese. In alto a sinistra il dottor Jamal basar, 55 anni, riassegnat­o dall’Usl 7 da marzo ma finito nel mirino
Deciso Il sindaco Claudio Sartori, determinat­o ad impedire che il medico torni in servizio nel suo paese. In alto a sinistra il dottor Jamal basar, 55 anni, riassegnat­o dall’Usl 7 da marzo ma finito nel mirino
 ?? ?? Una polemica virulenta A Valdastico non si placa lo scontro sul ritorno del medico di base
Una polemica virulenta A Valdastico non si placa lo scontro sul ritorno del medico di base

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