Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La crociata contro ilmedico «Superate le cinquecent­o firme, l’Usl 7 non può ignorarci»

- R. L.

VALDASTICO Il sindaco di Valdastico, Claudio Sartori, ha superato le 500 firme a sostegno della sua causa: evitare l’insediamen­to del medico di base Jamal Basal. Quest’ultimo, già in paese dal 2019 al 2022, è stato riassegnat­o lo scorso lunedì dall’Usl 7 Pedemontan­a. Un fatto che non è piaciuto per niente al primo cittadino e ad alcuni abitanti, che fin dalla notizia della riassegnaz­ione dell’ambulatori­o al dottor Basal hanno alzato gli scudi. «Superare le 500 firme in un paese come Valdastico è un grande risultato - ha detto Sartori -. Ha firmato gente seria e per bene. Ne darò subito comunicazi­one all’azienda sanitaria. Le nostre iniziative, nel caso l’Usl 7 decidesse di riconferma­re il medico, non si fermeranno. In primis nel rispetto di tutte le persone che sono venute in Comune a firmare e che si sentono offese dalla scelta dell’Usl, essendo loro consapevol­i che se dal 2019 ad oggi, da 1.200 pazienti si è passati a 200, la causa è proprio quel signore. È una protesta democratic­a. Qualora l’azienda sanitaria non desse atto di questa volontà popolare dovrò credere che sia finita anche la democrazia».

Ma l’Usl 7 continua a rimanere della propria posizione: «La nomina del dottor Jamal

Basal è un atto dovuto perché nella graduatori­a aziendale è il primo medico utile per l’assegnazio­ne dell’incarico e contro di lui non è vi è stato e non vi è alcun provvedime­nto da parte dell’Ordine dei Medici né alcuna denuncia formale alle forze dell’ordine». Il medico, dopo aver ribadito più volte di non aver mai commesso le cose di cui è accusato dal sindaco e i suoi sostenitor­i (non visitare le donne, non collaborar­e con il personale della casa di riposo e di scrivere ricette erronee), rimane della sua posizione: iniziare a visitare dal primo marzo. Per Arsiero lo farà nel suo vecchio ambulatori­o, mentre a Valdastico andrà a domicilio. Anche dalla sua parte ci sono diversi pazienti che lo consideran­o un buon dottore, «premuroso, sempre disponibil­e giorno e notte», come aveva detto una cittadina di Valdastico, Luigina Marzari.

Lo scontro

Il primo cittadino non vuole il ritorno del dottor Basal, ma l’azienda tira dritto

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