Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’Usl vara il codice azzurro: «Meno attese al pronto soccorso»
Test a Bassano eAsiago, agevolerà alcune categorie di pazienti altrimenti in «bianco». «Seimesi di prova»
Rosso, arancio, giallo, verde, bianco e ora anche azzurro: quest’ultimo colore rappresenta una novità assoluta nei codici di priorità assegnati ai pazienti di pronto soccorso dopo il triage. A introdurlo, da qualche giorno, sono stati gli ospedali di Bassano e Asiago nell’ambio di un progetto pilota regionale. L’obiettivo è garantire una presa in carico più appropriata per alcune categorie di pazienti che normalmente rientrerebbero nei codici bianchi, che rappresentano la parte più numerosa degli accessi: oltre il 66 per cento dei 145 mila registrati nei tre dell’Usl 7 Pedemontana nel 2023.
«I codici bianchi non sono tutti uguali - spiega il dottor Andrea Favaro, direttore del dipartimento di Emergenza di Bassano e Asiago - Nell’ultimo anno abbiamo studiato le oltre 65 mila cartelle del 2022 a Bassano, identificando quelle situazioni nelle quali effettivamente non c’erano alternative al pronto soccorso: per una ferita da suturare, una violenza subita, l’anziano fragile. Per questi a altri diversi casi abbiamo introdotto il codice azzurro, meno urgente rispetto ai codici verdi ma con priorità rispetto ai codici bianchi ordinari. Significa migliorare la tempistica di assistenza a queste categorie di pazienti, ma anche più trasparenza nei confronti dell’utenza e ridurre la conflittualità tra i pazienti in attesa».
L’indagine realizzata al San Bassiano è stata vagliata dal Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza e si è deciso di avviare un progetto pilota di sei mesi nei due ospedali. Se i risultati risulteranno positivi, l’iniziativa potrebbe essere estesa con una sperimentazione più ampia a livello regionale.«Il pronto soccorso è un servizio delicato: vi convergono ogni giorno centinaia di pazienti, molti dei quali potrebbero utilizzare altri servizi - commenta il direttore generale dell’Usl 7 Carlo Bramezza -. Questo crea grande pressione sugli operatori sanitari e può innescare situazioni di malcontento e incomprensioni tra i codici bianchi in attesa. Il progetto del codice azzurro rappresenta quindi una sperimentazione importante per migliorare la capacità di presa in carico dei pazienti».