Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Frane e allagamenti in tutta la provincia persone evacuate, in salvo una ragazza
ÈsuccessoaMontebello, Pianezze, Nanto. VigilatispecialialcunipontidelVicentino
Il maltempo ha frastagliato in modo eterogeneo tutto il Vicentino. I coc (centri operativi comunali) aperti sono stati 78. «Ringrazio ogni singolo volontario di protezione civile che si sta mettendo a disposizione del nostro territorio – ha affermato ieri il presidente della Provincia Andrea Nardin -. Quando si verificano questi episodi, con il livello di fiumi e corsi d’acqua che si alza a vista d’occhio, con versanti che si sbriciolano dimostrando tutta la loro fragilità, l’intervento immediato è fondamentale. Così come è fondamentale poter contare su volontari preparati e attrezzati, che sanno di cosa c’è bisogno e si mettono subito in azione». A conti fatti, sono state 70 le squadre di protezione civile attivate pari a circa 650 volontari. Le maggiori criticità si sono registrate a nel capoluogo, certo, con la misura della gravità della situazione offerta dagli 80 interventi dei vigili del fuoco fino al primo pomeriggio con altrettanti interventi in attesa di essere eseguiti. Il prefetto Salvatore Caccamo ha parlato di «un centinaio di vigili del fuoco impegnati nell’emergenza » . A fine giornata le squadre mobilitate sono state 13. Gran parte dei servizi è stata riconducibile al prosciugamento di zone allagate, cantine, garage e taverne. Ma problemi si sono verificati anche a Torri di Quartesolo, a Creazzo, a Montegalda, dove è stata chiusa la strada provinciale 21 Grimana tra Montegalda e Montegaldella a causa del
Bacchiglione che ha invaso la carreggiata impendendo la circolazione. Intanto nel Vicentino permane anche per oggi «lo stato di allerta a causa delle abbondanti piogge. Il bollettino del Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto conferma l’allerta rossa per rischio idraulico sia per il bacino Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone sia per il Basso Brenta-Bacchiglione. In entrambi la criticità idrogeologica è invece al livello arancione» fanno sapere da Palazzo Nievo.
Ieri si sono rese necessarie anche delle evacuazioni. Una è avvenuta a Montebello, dove sette persone erano rimaste intrappolate nella zona del maneggio del ristorante «Il Borgo», che si trova proprio all’interno del bacino di laminazione (che è stato aperto già martedì). È stato necessario l’intervento dell’elicottero Drago 154 dei pompieri ed un
gommone. «Ringrazio a nome di tutti vigili del fuoco e protezione civile», ha commentato il sindaco Dino Magnabosco. Un’altra evacuazione, invece, si è resa necessaria a Pianezze. Una frana, avvenuta in via Roma, ha costretto una famiglia a lasciare la propria abitazione, che è sospesa nel vuoto. Un’altra l’altra frana è avvenuta in via 25 aprile sempre a Pianezze. Tanti altri piccoli smottamenti che hanno causato la chiusura di alcune strade sono avvenuti anche in altre zone del Vicentino. Come per esempio in via Panica a Marostica, in via Molino di Sotto e in contrada Busati a Recoaro Terme; in via Tovazzi a Monteviale; in via Tovari a Zugliano e nella strada che collega Monte Magrè con Schio. A Recoaro Terme è tornato a far parlare di sé la storica frana del Rotolon.
I vigili del fuoco hanno anche portato in salvo una ragazza che era finita in un fossato a Nanto. Ad allarmare sono state le piene dei vari fiumi e torrenti presenti in tutto il Vicentino che hanno obbligato la chiusura di diversi ponti. Come quello sul Tesina a Torri di Quartesolo (poi riaperto) e quello sul Frassine che collega Pojana Maggiore e Noventa Vicentina con Montagnana (Padova). Alcuni interventi da parte degli operatori della società Acque del Chiampo si sono invece resi necessari ad Altissimo, Lonigo, Nogarole e San Pietro Mussolino per dei danni causati dalle abbondanti piogge. Ad Altissimo in via Antoniazzi ci sono volute circa cinque ore per riparare un tubo dell’acquedotto danneggiato da uno smottamento; poi si è passati in via Stempellati, dove è stato necessario liberare un collettore di acque meteoriche che era stato intasato dai detriti. Il fossato lungo via San Vettore a Lonigo, invece, è straripato. Per alcune ore, gli operatori sono stati impegnati a liberare la zona e a riportate in sicurezza la strada. Un intervento si è reso necessario anche a San Pietro Mussolino, dove una strada era stata allagata dallo straripamento di un fossato, e in località Alvese di Nogarole per un cedimento della strada. Senza dimenticare che sono state numerose le abitazioni, in tutta la provincia, le cui cantine e i garage sono rimasti allagati.
Nardin Ringrazio ogni singolo volontario che si sta mettendo a disposizione, il loro ruolo è fondamentale