Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’acqua entra nell’hotel «Ho fatto uscire i clienti portandoli sulle spalle»
Il titolare del Key di viale Trissino: «Ho dovuto cancellare le prenotazioni». Sommersa tutta l’area
Garage sott’acqua, strade e pianterreni allagati e auto parcheggiate fuori semisommerse. Si presentavano in uno stato pietoso le vie che circondano lo stadio Romeo Menti nella tarda mattinata di ieri. In questi giorni di pioggia battente, è la zona forse più colpita del centro di Vicenza, transennata in ogni possibile punto d’accesso per impedire il transito ai veicoli. Le strade, nelle quali l’acqua arriva fino al ginocchio, ieri mattina erano praticamente deserte, mentre diverse persone assistevano preoccupate all’evolversi della situazione dai poggioli delle proprie abitazioni o dalle finestre dei condomini.
Stando alle parole pronunciate dai pochi cittadini che hanno deciso di muoversi a piedi, un elemento sembra emergere su tutti: lo spettro di quel maledetto primo novembre di quasi quattordici anni fa, le cui drammatiche scene sembrano rivivere davanti agli occhi di chi quei giorni se li ricorda ancora bene. «Nella mia taverna saranno entrati quaranta centimetri d’acqua - racconta sconsolato un residente -, era dal 2010 che non si verificava una cosa del genere. Dopo i lavori che sono stati eseguiti non immaginavo potesse capitare un’altra volta». «Qui è un disastro - gli fa eco una signora, affacciatasi sull’uscio di casa per controllare la situazione -, per fortuna il mio garage è rialzato, ma gli altri sono andati tutti sotto acqua». Qualcuno ha notato che, rispetto all’ultima calamità, sono stati fatti dei progressi. «Più o meno le zone colpite sono state le stesse - spiega una signora che abita poche vie più in là -, ma probabilmente il bacino di laminazione di Caldogno ha evitato una replica del 2010». Onde evitare ulteriori danni, c’è chi si è precipitato a spostare la propria auto in una zona sopraelevata. «Nelle case la situazione è drammatica, soprattutto per chi abita al piano terra - spiega Valerio Nuzio, che abita nella zona -. I seminterrati sono tutti allagati, così come i garage: noi abbiamo difficoltà a uscire di casa, anche perché non disponiamo delle calzature adeguate, ma il disagio più grande è senza dubbio per le persone più anziane e ce ne sono tante che vivono qui».
Lungo le strade completamente allagate le uniche vetture a circolare sono quelle della protezione civile, che con l’utilizzo delle idrovore cercano di estrarre più acqua possibile dagli scantinati sommersi. «Sto facendo quello che posso - racconta un volontario -. La situazione è abbastanza critica, anche se per fortuna non abbiamo raggiunto i livelli del 2010».
Nella zona, le saracinesche di negozi e bar sono tutte abbassate. A tenere aperte le porte, nonostante l’attività sia stata interrotta per forza di cose, il Key Hotel di viale Trissino. La situazione nello stabile è critica, con l’acqua che ha invaso tutto il pianterreno, tanto che il personale ha dovuto svegliare i 46 clienti alle quattro di mattina, per l’evacuazione, con qualcuno che è stato addirittura portato fuori a spalle. «Sembra di essere tornati nel 2010, solo qualche centimetro in meno», commenta il proprietario, Luca Bonotto, che fuori dall’entrata dell’albergo ha affisso un cartello con una scritta perentoria: «emergenza alluvione, de novo! (di nuovo)». Poi Bonotto aggiunge: «Io non amo fare polemica, appena finirà sistemerò tutto. Oltre a mandare via tutti gli ospiti, ho dovuto anche avvisare quelli in arrivo, questo weekend eravamo al completo ma è impossibile che si risolva entro quella data. C’è un grosso danno a livello turistico, per il resto vedremo». Come spiega Bonotto, quella delle inondazioni è una problematica ricorrente nell’area dello stadio Menti. «Lo diceva mio padre, l’acqua livella tutto - le sue parole -: qui siamo molto più bassi rispetto ai cinquanta metri in là, Borgo Casale, corso Padova, sono tutte asciutte. L’acqua viene fuori da sotto, dai tombini, tutte le case della zona hanno i garage allagati».
Alcuni residenti Abbiamo temuto che si ripetesse il 2010, per fortuna ci sono i bacini Ma quanti problemi