Pilastro Svoboda

Joronen I pali sono dalla sua parte, poi è super nel parare la botta di Tessiore, nel trattenere la staffilata di Negro e nell’intercettare il diagonale di Pandolfi.

6,5 Altare Ha il merito di spizzare il pallone sul primo gol di Gytkjaer. Soffre la verve di Cassano, ma poi chiude quando serve.

7 Svoboda Rischia l’autogol a inizio partita, nella ripresa di testa le prende tutte e con una grande azione personale regala l’assist a Bjarkason.

6,5 Idzes Non molla mai un attimo e alza la sbarra più volte.

6 Candela Rizza è un cliente tosto, va avanti e indietro come un ossesso sulla sua fascia.

6 Andersen Batte l’angolo da cui nasce il vantaggio, poi non si accende e viene sostituito.

6,5 Tessmann Partenza titubante, con il crescere della gara aumenta le geometrie. Determinante su Angeli nel finale.

6,5 Busio Di fronte al ct degli Stati Uniti, Beralther, dispensa il solito concentrato di qualità e quantità. 6,5 Ellertson Comincia sull’esterno mancino, impensierisce subito Kastrati. Nel secondo tempo passa a mezzala sinistra: tanto fosforo.

6 Pohjanpalo Cerca di far salire il baricentro della squadra, impegna Kastrati, non segna ma produce buoni cambi di gioco.

7 Gytkjaer Un rapace a capitalizzare da pochi passi, sono 8 centri in campionato e sfiora il raddoppio. Quando chiamato in causa, risponde sempre presente.

6 Ullmann Indossa l’elmetto e usa il mestiere quando serve.

7 Bjarkason Ingresso fondamentale. Segna 2-0 e mette in archivio la vittoria.

6 Pierini Gioca uno spezzone di gara aiutando anche la squadra in fase difensiva.

6,5 Vanoli Il Venezia gioca una partita più di sofferenza che di estetica. Voleva un ulteriore step di crescita dai suoi e lo ottiene conservando il secondo posto.