Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Serve un invaso sul Retrone «Ma potrebbe non bastare»
Il punto sulle piogge straordinarie dei giorni scorsi e le opere di tutela
Retrone, che fare? La cassa di espansione sul torrente Onte a Sovizzo prevista nell’ambito del Tav «potrebbe essere un’occasione ma potrebbe anche non essere sufficiente» osserva il sindaco Giacomo Possamai. I lavori sono previsti con i cantieri del secondo lotto Attraversamento Vicenza. Sono perciò in agenda ma, sotto il profilo temporale, non vicinissimi. La misura della criticità del Retrone è emersa in tutta la sua intensità negli ultimi giorni e a fare testo basta un dato. Prima di mercoledì e di un livello idrometrico di 3,83 metri, per ritrovare dei problemi è necessario tornare al 16 maggio 2013 con un livello a 3,6. In quell’anno ci fu la piena del Bacchiglione (5,98 metri a Ponte degli Angeli) e il quantitativo giornaliero di pioggia non superò i 116 millimetri. Undici anni fa, appunto. Tra il 26 e il 28 febbraio sono caduti 160 millimetri, con un acuto tra le prime ore di martedì e le 6 di mercoledì pari a 138 millimetri sui 160 complessivi. E considerato che sono caduti tutti in pianura e che il Retrone si alimenta in pianura, lo stesso fiume non ce l’ha fatta più complice anche la crisi della rete idrografica secondaria. Oltretutto c’è un altro elemento di crisi riconducibile alla circostanza che la pioggia è caduta in un terreno già zuppo. Non c’è infatti mai stato un febbraio così piovoso. Complessivamente sono scesi 300 millimetri d’acqua. E questo offre un elemento di riflessione che tocca anche il cambiamento climatico considerando che i due precedenti sono negli ultimi dieci anni. Nel 2014 con un accumulo di pioggia a febbraio pari a 277 millimetri, e nel 2016 con 271. Negli ultimi cinquant’anni la media a febbraio è salita a 82 millimetri.
Questi i numeri. Numeri che preoccupano perché «se calati sul Retrone che non ha sistemi di scolmamento diventa più urgente intervenire». Il focus aperto con la Regione è qui e non è di poco conto. Il Retrone, poco più di 12 chilometri da Sovizzo