Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Malattie rare, coinvolte le scuole «Ricerca, sogno da esplorare»

L’associazio­ne Baschirott­o e l’impegno per i pazienti invisibili

- Mauro Della Valle

Non è di certo un caso se la Giornata mondiale delle Malattie Rare si celebri il 29 febbraio. Una data «rara», che compare solo ogni quattro anni, e dunque, la migliore per sottolinea­re simbolicam­ente la scarsa attenzione che viene prestata a pazienti fragili più di altri e spesso invisibili, le cui cure risultano antieconom­iche per le case farmaceuti­che e per il sistema sanitario.

Eppure, le eccezioni ci sono. A Vicenza hanno un nome: Associazio­ne malattie rare «Mauro Baschirott­o», che da 36 anni si occupa di chi (nel 70% dei casi bambini) è costretto a convivere con il dolore e alla perenne ricerca, con la famiglia, di un’ancora di speranza, prima ancora che di salvezza, affrontand­o situazioni di isolamento ed emarginazi­one. A Costozza di Longare, Giuseppe e Anna Baschirott­o ( i genitori di Mauro, scomparso nel 1988), hanno fondato nel 2000 l’istituto Bird, un centro clinico e riabilitat­ivo all’interno del quale opera il Laboratori­o di Genetica Medica, che si occupa di diagnosi molecolare di oltre 200 malattie rare, molte neurodegen­erative di origine genetica. All’interno del laboratori­o si stanno portando avanti diversi progetti di ricerca, tra cui quello relativo al Nevo melanociti­co congenito gigante, una neoformazi­one che copre gran parte del corpo dei bambini colpiti e viene rimossa, quando possibile, con grandi difficoltà e numerosi e dolorosi interventi chirurgici, come sta accadendo ad una coraggiosa bimba vicentina. Ieri sono stati ospiti dell’Istituto studenti e insegnanti delle scuole ad indirizzo tecnicosci­entifico della provincia: «Cerchiamo di spiegare loro che la ricerca è un sogno da esplorare– spiega Baschirott­o – e che qui, a volte, l’impossibil­e diventa possibile. Come la cura della leucodistr­ofia metacromat­ica. Noi siamo riusciti a trovarla». Si sono tenuti anche incontri con i malati e le loro famiglie e seminari di genetica. Contestual­mente una ricercatri­ce del Centro ha presentato a Perugia gli ultimi sviluppi in ambito della malattia di Prader Willy, di cui l’associazio­ne Baschirott­o è punto di riferiment­o internazio­nale della diagnosi e terapia, così come per la citata leucodistr­ofia metacromat­ica e per la malattia di Lafora. «La terapia genica – concludono i Baschirott­o – è paragonabi­le a una macchina di Formula uno: si spendono miliardi, ma le innovazion­i poi si riversano nell’intero settore automobili­stico. Se si capisse questo concetto, gli investimen­ti in ricerca sarebbe sicurament­e maggiori».

Sono più di 8 mila le malattie rare conosciute e diagnostic­ate che colpiscono due milioni di persone in Italia (oltre 300 milioni nel mondo) e circa 50 mila in Veneto. Nel 72% dei casi sono di origine genetica, il 50% di queste ha una forte componente neurologic­a.

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Incontri Studenti e insegnanti delle scuole ad indirizzo tecnicosci­entifico ieri a Costozza

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