Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
In zona stadio prove di normalità E al Key hotel sono già tornati i clienti
A due giorni dall’inondazione, prime prove di normalità. Pioveva anche ieri lungo le strade che costeggiano lo stadio Menti, ma gli umori erano decisamente diversi rispetto a quelli di mercoledì. Dopo le operazioni di cernita e sgombero di giovedì, ieri per alcune delle attività commerciali colpite dal maltempo è stata l’ora di riaprire le serrande. Tra chi è riuscito nell’impresa di tornare quasi alla normalità, con qualche cliente già al bancone a prendersi uno spritz, c’è lo storico Bar Stadio, proprio sotto le gradinate del Menti. Qui, nonostante qualche danno sia ancora visibile, si è deciso di andare avanti. «Diciamo che abbiamo fatto le magie - commenta sarcastico il gestore Luca Sovilla - Io sono aperto perché devo pagare le bollette, non perché sia tutto a posto: in alcune stanze c’è l’acqua per terra e sto ancora buttando via roba». Accanto al bar sorge Fuori di Zucca, uno dei due negozi in cui prestano servizio i ragazzi di Agendo, l’organizzazione che sostiene le persone con sindrome di Down e le loro famiglie attraverso diversi progetti di inclusione. Nonostante l’attività sia ancora interrotta, c’è un cauto ottimismo per il prosieguo. «Lunedì verrà eseguita la sanificazione - spiega il commesso Andrea Sartori- mentre martedì contiamo di aprire. Il grosso dei danni comunque è stato dato dalla chiusura, perché il
materiale all’interno del locale era tutto sollevato. Un discorso diverso va fatto per la pasticceria». A qualche metro dal negozio si trova la Bottega di Nonna Papera, il secondo negozio di Agendo, dove la situazione è ben peggiore. «Abbiamo dovuto buttare via tutto quello che era all’interno - commenta sconsolata la pasticciera Daria Ertani - e adesso dovremmo sanificare, anche se il problema è che continua a uscire acqua. Purtroppo non abbiamo alcuna prospettiva di apertura, al momento non possiamo dire niente».
Al di là della strada, lungo viale Trissino, la situazione è in fermento. Se all’interno della gastronomia Plai Natal sono tutti al lavoro per riportare tutto alla normalità, nell’edificio accanto c’è chi è pronto a ripartire subito. Si tratta del Key Hotel, che alle quattro di mercoledì mattina aveva dovuto evacuare i 46 clienti per l’acqua entrata al pianterreno, con il proprietario Luca Bonotto che aveva dovuto portare fuori alcuni ospiti in spalle. «Pronti, stasera (ieri Ndr) riapriamo - le sue parole -. L’avevo detto, che non appena sarebbe andata via l’acqua avremmo iniziato: in un giorno siamo riusciti a sistemare tutto, tranne qualche danno di natura elettrica».