Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pioggia battente e allagamenti vanno in tilt anche i depuratori
È successo aCasale e a Sant’Agostino. Sotto analisi pure la rete della fognatura Viacqua: «Il sistema tutto sommato ha retto». Interrogazione della Lega sulMenti
e infrastrutture. Gli allagamenti dei giorni scorsi sono stati uno stresstest anche per depuratori e reti idriche e fognarie. Mercoledì l’invasione d’acqua nei locali elettrici del depuratore di Casale sul Bacchiglione ha causato un black out dell’impianto per una manciata di ore. L’emergenza, da quanto si apprende da Viacqua, è stata risolta senza compromettere il sistema delle vasche o il funzionamento complessivo della struttura. Problemi, seppure in misura minore, anche sul vetusto depuratore di Sant’Agostino che guarda al Retrone. Ossia il fiume che più ha creato preoccupazioni prima, e criticità poi in una settimana dettata da piogge intense. «Se guardiamo a quanto accaduto – osserva Giuseppe Castaman, presidente di Viacqua – il sistema ha retto. Certo, ci sono stati dei problemi che sono stati affrontati immediatamente e che, in gran parte, sono stati innescati dalla straordinarietà del meteo». In «gran parte», appunto. «Ciò che succede sotto terra – spiega Castaman – segue le stesse modalità di quanto accade in superficie. Così come le strade se non sono soggette a una manutenzione periodica subiscono con intensità maggiore le conseguenze del maltempo, così succede per le reti idriche e fognarie». Un mea culpa? Tutt’altro, afferma il presidente che guida l’azienda dal giugno 2021 dopo un lungo periodo di presidenza targata Angelo Guzzo (da qualche mese nominato in Amcps dal sindaco Giacomo Possamai). Sullo sfondo delle parole di Castaman le due aree che più di altre in città hanno accusato il colpo dopo 160 millimetri di pioggia caduta in tre giorni, con l’acqua uscire dai tombini o rigurgitata altrove. Si parla dell’area dello stadio Menti e della zona industriale, che soffrono problemi idraulici storici. Sulla prima, per inciso, il consigliere Jacopo Maltauro (Lega) ha depositato un’interrogazione sulla gestione dello smaltimento delle acque che sarà affrontata martedì in consiglio comunale.
Intanto, da quanto emerge da Palazzo Trissino, ieri pomeriggio, la visita a Possamai pressoché in incognito di Enrico Letta (già segretario nazionale del Pd) è ascrivibile più alle prossime elezioni amministrative ed europee che alla scampata débâcle della città a causa del maltempo. Nonostante, dettaglio tutt’altro che peregrino, Letta sia deputato nel collegio di Vicenza. Intanto «fermo restando che in presenza di fenomeni alluvionali non ci sono condutture in grado di reggere – premette Castaman – negli ultimi anni molti lavori sono stati realizzati ma molto resta ancora da fare. Il fatto è che la separazione delle reti, quella fognaria dal resto, è un efficientamento dell’intero sistema che per molto tempo ha avuto investimenti molto ridotti ma che può essere funzionale in più circostanze». Quindi «da qualche anno le regole sono cambiate. Ma se anche la strada è tracciata bisogna essere pragmatici e comprendere che per recuperare il tempo perduto ci vorranno anni». Lo stesso sindaco alla volta di giovedì ha ripetuto ciò che sostanzialmente hanno ripetuto tutti i sindaci che si sono avvicendati in città negli ultimi vent’anni. «Infrastrutture realizzate in anni passati, in altri contesti climatici, non funzionano più» ha detto Possamai. Resta quindi un disastro ai depuratori è stato evitato mentre entro l’anno partiranno i primi lavori milionari già previsti in entrambi gli impianti.
Nel frattempo l’onda lunga del maltempo causa ancora problemi in provincia. A Chiuppano una frana ha interessato il versante collinare, mentre a Carrè si è aperta una crepa in via Tavani.
Frane Ancora problemi in provincia A Chiuppano una frana in collina, a Carrè si è aperta una crepa in via Tavani