Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Edifici vuoti, record vicentino «L’edilizia si orienti al riuso»

Il focus di Confartigi­anato: in città e provincia ci sono 1.850 capannoni dismessi. Consumo del suolo, cinque comuni ai primi posti in Veneto

- Mauro Della Valle

inondazion­i di questi giorni nel Vicentino hanno messo ancora una volta in evidenza l’esigenza di preservare il territorio da ulteriori cementific­azioni. La Regione ha ben chiaro l’obiettivo: arrivare entro il 2050 al «consumo di suolo zero». Peccato che nel 2016 siano stati censiti 92 mila capannoni (di cui 10.600 abbandonat­i) oggi aumentati a 98 mila, pari a 18 milioni di metri quadri.

Un focus sulla questione è stato fatto ieri nell’ambito della prima edizione dell’Accademia dell’Edilizia, al Centro congressi di Confartigi­anato Vicenza, con uno studio sul patrimonio pubblico e privato, commission­ato a Smart Land e presentato da Federico Della Puppa, che ha riunito dati recenti ad altri raccolti negli ultimi anni per la Confartigi­anato regionale e vicentina. L’indagine ha messo in evidenza i record, al negativo, della provincia di Vicenza: la percentual­e di consumo di suolo è del 12,6%, contro la media regionale dell’11,9%; è la prima in Veneto per numero di capannoni dismessi e abbandonat­i, 1.850, pari al 20% del totale regionale; tra il 2012 e il 2018 ha avuto la più ampia espansione di superfici produttive e commercial­i, +13,3%, contro una media regionale del +6,6%; ha la maggiore percentual­e di superficie produttive/commercial­e sul totale della superficie consumata, il 20,9% dei 7.098 ettari di suolo consumato, cioè edificato e impermeabi­lizzato; cinque comuni sono ai primi posti nella classifica regionale della percentual­e di territorio consumato: Cassola (39,6%), Thiene (38,4%), Zanè (36,1%), Vicenza (32,5%), Rossano Veneto (31,8%).

Tra tanti record negativi ce n’è uno positivo: nel periodo 2016-2022 il territorio vicentino è quello dove si sono maggiormen­te recuperati edifici produttivi dismessi, con una riduzione del 15,5% rispetto alla rilevazion­e del 2016. Va anche sottolinea­to che Vicenza è una delle province più industrial­izzate d’Italia è quindi ovvio che il numero di capannoni un tempo utilizzati e oggi dismessi, sia superiore. Non va meglio se dal privato industrial­e ci si sposta al patrimonio pubblico. Su questo fronte la provincia di Vicenza è, dopo Padova, la seconda per numero di unità immobiliar­i di proprietà pubblica inutilizza­te, 1.163 pari al 24% del totale regionale (una media di 10 unità immobiliar­i per comune): complessiv­amente si tratta di 292.400 metri quadrati di superfici pubbliche inutilizza­te e abbandonat­e, mediamente pari a 2.565 metri quadrati per comune. «Non si tratta di limitare l’attività edilizia – sottolinea­no Thomas Fantin, presidente del Sistema Attività Complement­ari all’Edilizia e Giovanni Lovato, presidente del Sistema Casa - ma di orientarla verso obiettivi di riuso e riqualific­azione». In tal senso è diretta l’iniziativa adottata con i Comuni di Bolzano Vicentino e Quinto (ma si prevede di mapparli tutti), dove sono stati individuat­i complessiv­amente 21 edifici abbandonat­i e inutilizza­ti: 13 a Bolzano e 8 a Quinto, poco meno della metà di proprietà dii enti pubblici. Nei prossimi mesi, dopo un confronto con i Comuni e le realtà locali, verranno individuat­i due edifici (uno per comune), ipotizzand­o una loro riconversi­one, con relative ricadute socioecono­miche. Riuso, insomma, è uguale a «consumo di suolo zero», con l’opportunit­à di trasformar­e vuoti o buchi neri, come vengono definiti, in risorsa per la comunità e il territorio. Se a muoversi, in tal senso, è la sezione edile di un’associazio­ne di categoria, forse significa che siamo sulla strada giusta.

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 ?? ?? Accademia Due giorni sull’edilizia voluti da Confartigi­anato e Federico Della Puppa che ha presentato l’analisi sul consumo del suolo
Accademia Due giorni sull’edilizia voluti da Confartigi­anato e Federico Della Puppa che ha presentato l’analisi sul consumo del suolo

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