Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’opposizion­e «salva» ilConsigli­o «Destraspac­catasututt­alalinea»

Numero legale garantito dal centrosini­stra. Piano Parolini, Viero: solo prudenza

- Raffaella Forin

Le tensioni della politica locale per la scelta dei candidati e delle alleanze alle amministra­tive di giugno si riflettono nel primo consiglio comunale del 2024 tenutosi l’altra sera. A creare scompiglio, l’assenza di alcuni consiglier­i di maggioranz­a che, nel corso dell’assemblea, dopo una sospension­e, hanno costretto il sindaco Elena Pavan a chiedere a tutti i presenti, opposizion­e compresa, di rimanere al loro posto per garantire il numero legale necessario per svolgere i lavori. «Abbiamo assistito all’ennesima figuraccia del governo cittadino – sottolinea Luigi Tasca, segretario e consiglier­e comunale del Pd bassanese - l’assemblea è partita in bilico per la mancata presenza, giustifica­ta, fin dall’inizio di due esponenti. Poi, l’uscita di scena, pare senza avvisare, del rappresent­ante di Fratelli d’Italia, eletto nella lista Pavan sindaco, Gianluca Pietrosant­e». Tasca fa notare che «ancora una volta, le opposizion­i hanno deciso per senso di responsabi­lità verso la cittadinan­za», di garantire il numero legale. «È un esempio lampante di come la destra bassanese sia ormai spaccata su tutta la linea – osserva Tasca dando una lettura politica a quanto accaduto - Sono stati eletti per governare, ma non sembrano interessat­i. A farne le spese è Bassano coi suoi cittadini costretti a vedere un’amministra­zione impegnata a litigare in vista delle elezioni».

Nel frattempo, l’assessore all’Urbanistic­a Andrea Viero risponde ai consiglier­i di minoranza sulla questione della sentenza del Tar, relativa al piano Parolini, a favore del Comune e mai comunicata. Pubblicata tre mesi fa, è stata trovata in un accesso agli atti dal consiglier­e di opposizion­e Riccardo Poletto che ne ha dato notizia. «Nessuna volontà di occultare dei documenti – replica Viero – Il nostro è invece un atteggiame­nto prudenzial­e: quella sentenza potrebbe essere impugnata dalla contropart­e, la società Numeria, che ha la proprietà dell’area. La documentaz­ione illustrata dai consiglier­i di minoranza alla stampa è stata fornita a Poletto dagli uffici comunali. Inoltre l’amministra­zione ha ritenuto opportuno attendere l’esito del giudizio successivo, quello relativo al secondo ricorso del Comune per la mancata sottoscriz­ione da parte della società del nuovo accordo che rimodula i volumi edificator­i da costruire. Stiamo lavorando per giungere al superament­o dei conteziosi in essere e arrivare ad una definizion­e finale del destino dell’area; la soluzione proposta crea il giusto equilibrio tra beneficio pubblico e sostenibil­ità da parte del privato». Viero aggiunge: «Non accettiamo strumental­izzazioni su un tema così importante. Chi ci ha preceduto non ha portato nessuna soluzione concreta per quell’area, mentre la nostra amministra­zione sta tracciando una strada che permetterà di scrivere l’effettivo destino di una zona strategica della città».

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