Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Muoreall’improvvisoinvolo: «Sièaccasciatomentreparlavamo»
Malorenell’aereoversoViennastroncaGianpietroScomparin, tecnicoinformaticodell’ospedalediMonastier
Stava parlando con il collega, che non ha avuto neanche il tempo di dare un’occhiata dall’oblò dell’aereo prima di ritrovare il compagno di viaggio con il mento appoggiato al petto. Dal quel momento la sua voce si è spenta per sempre. Un malore fatale ha strappato la vita a Gianpietro Scomparin, mentre era in volo verso Vienna. Cinquantasette anni, nativo di San Donà di Piave, dal 2010 Scomparin era responsabile tecnico dell’ospedale «Giovanni XXIII» di Monastier.
Il lavoro lo stava portando nella capitale austriaca insieme all’amministratore delegato della struttura Gabriele
Geretto. Là avrebbe dovuto partecipare all’ECR European Congress of Radiology in corso a Vienna dal 28 febbraio al 3 marzo. Ad attenderli, il responsabile sviluppo della Casa di Cura Matteo Geretto. Scomparin era partito insieme a Gabriele Geretto nella mattinata di venerdì dall’aeroporto «A. Canova» di Treviso, in vista di alcuni incontri con aziende produttrici di apparecchiature radiologiche presenti all’evento internazionale. Sedeva a bordo dell’aereo, che ormai stava atterrando a Vienna, proprio a fianco di Geretto. Quando è accaduto qualcosa di inavvertito, inaspettato: «Eravamo nella fase di atterraggio e stavamo parlando. Stava bene, nessun segno premonitore – racconta sconvolto l’amministratore delegato –. Ho guardato per un attimo fuori dal finestrino, poi mi sono girato di nuovo verso Gianpietro e l’ho visto con la testa accasciata. Pensavo stesse riposando. Ho cercato di parlargli ma nulla. È stato terribile». A lanciare l’allarme lo stesso Geretto. Tempes t i vo l ’ i n te r ve n to d e l personale di bordo, che subito ha iniziato le manovre di soccorso. Nel frattempo, il velivolo è atterrato all’aeroporto di Vienna. Immediatamente soccorso da un’ambulanza che lo stava aspettando in pista, Gianpietro Scomparin non si è più ripreso. La notizia della sua improvvisa scomparsa si è diffusa tra il personale sia del «Giovanni XXIII» che del Centro Servizi «Villa delle Magnolie», lasciando una profonda tristezza tra colleghi e amici, distrutti dal dolore e increduli.
Apprezzato per la sua professionalità, Scomparin era amato per la simpatia, l’ironia e la positività.. «Ci ha lasciato un amico, per me un fratello – il commento di Gabriele Geretto –. Una persona sulla quale potevi sempre e comunque contare».
Geretto
E’ stato terribile, perdo un fratello, su di lui potevi contare