Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Fsu, i soci aumentano le quote «La mensa provvisori­a costa»

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Provincia e Camera di Commercio hanno stabilito ciò che sono disposti a spendere per i terreni in viale Margherita dove troverà posto la mensa universita­ria. A giorni è previsto un incontro con i proprietar­i delle due aree e da lì inizierann­o quelle che tutti gli attori interessat­i definiscon­o contrattaz­ioni conclusive. Attori, ancora, che oggi, visti i precedenti, non si sbilancian­o sul risultato finale. In caso di buona riuscita a Palazzo Trissino, poi, sarà in capo tutta la parte urbanistic­a prodromica alla costruzion­e della struttura. Intanto, la soluzione tampone, ossia la mensa universita­ria provvisori­a in viale Trissino nei locali di un ex supermerca­to, nella bilancia dei soci della Fondazione studi universita­ri comincia a pesare. O almeno su quelli pubblici vicentini. Nel senso che Provincia, Camera di commercio e Palazzo Trissino hanno aumentato la quota per far fronte proprio all’impegno economico della mensa universita­ria. Il contributo della Provincia, per intendersi, passa dai tradiziona­li 260 mila euro a 300 mila. I contributi di Comune e Camera di commercio si attestano a 330 mila euro. La ragione di cifre diverse è stata ricordata ieri dal presidente della Provincia Andrea Nardin e riporta alla circostanz­a che Palazzo Nievo paga meno perché mette a disposizio­ne gli immobili.Nel frattempo va avanti la progettazi­one della mensa temporanea con a breve un bando per affidare i lavori per la riqualific­azione. La Fsu ha preso in affitto l’ex supermerca­to Quick per sei anni, un lasso di tempo considerat­o idoneo ad ammortizza­re le spese di insediamen­to di una mensa di 300 posti a turno. La gestione sarà in capo all’Esu di Padova. (

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