Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte di Debba, odg dellamaggioranza con sfiducia (implicita) all’assessore
Nuovo ponte di Debba, ultimo atto. Forse. Un parto difficile l’ordine del giorno che sarà presentato dalla maggioranza nell’ambito del dibattito in agenda oggi in consiglio comunale sul progetto della Provincia, una nuova strada dalla Riviera Berica a San Pietro Intrigogna. Un testo figlio delle spinte contrarie al viadotto, speculare ai dubbi di Coalizione civica e Civici con Possamai e che non dà esplicitamente il via libera all’opera. Ma prende atto del «congelamento» degli ultimi mesi (e del dialogo con genio civile e Autorità di bacino per cercare un’alternativa) invitando la Provincia ad avviare al più presto la progettualità del tratto da Intrigogna al casello di Vicenza Est. Sotto il profilo politico, dopo essersi impegnati in campagna elettorale a evitare la costruzione del viadotto, l’odg è la soluzione meno dannosa agli occhi dell’elettorato di centrosinistra. Soprattutto perché infarcita di «ribadendo le forti critiche sugli impatti causati dalla nuova opera e sulla sua sostenibilità ambientale e paesaggistica» e perché chiede una commissione ad hoc con in audizione i tecnici «del genio civile e dell’Autorità di bacino in cui si presentino i risultati degli studi effettuati». Ossia gli stessi che oggi l’assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici Cristiano Spiller spiegherà all’intero consiglio e gli stessi, per inciso, richiamati nel testo dell’odg. L’ambiguità della richiesta presente nell’odg (che non è stato firmato da Raffaele Colombara, Grande Vicenza) sembra così una sfiducia implicita all’assessore da una parte e dall’altra l’ennesimo tentativo di guadagnare il consenso perso con i propri sostenitori. Sullo sfondo un vertice di maggioranza di qualche settimana fa nel quale le divisioni sono emerse in tutta evidenza. La Provincia intanto sta alla finestra. Con il presidente Andrea Nardin, che ha di fatto firmato una sorta di assegno in bianco concedendo all’amministrazione Possamai, salvo poi pentirsene, un lasso di tempo per riflettere su un progetto co-finanziato da Palazzo Trissino e già approvato dalla precedente giunta comunale Rucco, di centrodestra. (