Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Maltempo, situazione sotto controllo ma i parchi restano ancora chiusi
Legambiente: «I bacini non possono essere l’unica soluzione di tutela»
Le conseguenze del maltempo della scorsa settimana si fanno ancora sentire. Parco Querini, il Giardino Salvi, Parco Fornaci e tutti i parchi gioco della città resteranno chiusi almeno fino a domani. «I tecnici del settore Lavori pubblici e di Amcps – spiegano da Palazzo Trissino – una volta che l’acqua sarà assorbita eseguiranno i sopralluoghi necessari a verificare la situazione degli alberi, con relativa rimozione dei rami pericolanti, e dei percorsi pedonali che sono stati in parte erosi dalla pioggia torrenziale dei giorni scorsi». Ieri, da Porta Santa Croce, a due passi dal Bacchiglione, l’assessore alla Protezione civile Matteo Tosetto ha fatto sapere che «la situazione è sotto controllo» nonostante la pioggia caduta tra domenica e ieri.
Intanto, su quanto accaduto, si registra la presa di posizione di Legambiente Vicenza. «L’emergenza è passata ma il meno è fatto» premette Valentina Dovigo. Sono tre le considerazioni che Dovigo propone a distanza di qualche giorno dai problemi registrati sul Retrone, Bacchiglione e sulla roggia Dioma. «I bacini di laminazione sono utili, servono a metterci al riparo dal peggio ma non possono rappresentare l’unica soluzione, e soprattutto non pensiamo che sia sufficiente realizzarne altri per risolvere il problema del dissesto idrogeologico» spiega Dovigo. La seconda considerazione affonda le radici nella circostanza che «è bene prepararci con razionalità, adeguarci, ad affrontare eventi metereologici estremi. Sembra che qualcuno non abbia mai sentito parlare di “emergenza clima”. L’innalzamento delle temperature medie nel 2023 è stato il più elevato di sempre. Quindi ogni calcolo, ogni manufatto, ogni programmazione non può più basarsi solo sull’analisi dei dati metereologici storici, ma tenere conto che siamo già in una fase di instabilità climatica» aggiunge la referente di Legambiente. Infine «serve una diversa urbanistica. Serve fermare il consumo di suolo che continua a presentare numeri giganteschi».
Nei giorni del maltempo che hanno colpito Vicenza il comando provinciale della guardia di finanza, con il reparto operativo aeronavale di Venezia, ha supportato le operazioni di assistenza e di protezione civile. Il primo sorvolo è stato fatto all’alba del 28 febbraio con il «Volpe 510», a bordo c’erano il prefetto Salvatore Caccamo, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e il comandante provinciale della guardia di finanza il colonnello Cosmo Virgilio. Qualche ora dopo un altro sorvolo è stato realizzato dal «Volpe 513», con la presenza dei funzionari della protezione civile della Regione e dei funzionari e del personale tecnico del Comune. I controlli dall’alto sulle condizioni del Vicentino sono continuati fino al primo marzo. In un’occasione è salito a bordo anche il personale tecnico del Genio Civile per monitorare la situazione delle infrastrutture idrauliche del territorio e realizzare una ricognizione dei manufatti idraulici, come il bacino di Caldogno.
Sorvolo
Nei giorni di pioggia territorio vigilato anche dall’elicottero della guardia di finanza