Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Produzione e fatturato in picchiata
Alla fine, è arrivata anche la conferma da parte della Camera di commercio di Vicenza: i risultati dell’indagine congiunturale inerenti all’andamento del settore manifatturiero nell’ultimo trimestre dello scorso anno, confermano il momento difficile per il tessuto produttivo provinciale (il terzo per importanza a livello nazionale) ed evidenziano un ulteriore peggioramento del quadro economico. Non che ci si potesse aspettare nulla di diverso: l’indagine giunge dopo quelle presentate dalle varie associazioni di categoria che avevano fatto scattare i primi campanelli d’allarme, con la presidente di Confindustria Vicenza a dire che: «Se non viriamo andiamo a sbattere e inizieremo a perdere posti di lavoro!». Rispetto al trimestre precedente i dati evidenziano una flessione per produzione e fatturato, rispettivamente dello 0,9% e del 2,6%. Cifre che peggiorano se messe a confronto con il medesimo periodo del 2022, con un -2,2% per la produzione e un -3,8% per il fatturato. Lo studio, pur confermando che l’ultimo semestre dello scorso anno ha fatto registrare, per la prima volta nel dopo pandemia, un valore negativo per la produzione, dice anche che complessivamente il confronto con il 2022 è sì negativo (-0,6%), ma resta ampiamente al di sopra del livello pre-pandemico. Per quanto riguarda i singoli settori, nel confronto su base annuale 2022/2023, solo il metalmeccanico risulta sostanzialmente stazionario (-0,2%), mentre i dati più pesanti riguardano il sistema moda e l’alimentare. Proiettando il sentiment degli imprenditori sul primo semestre di quest’anno, tutti concordano nel dire che questa tendenza negativa difficilmente potrà essere invertita: l’incertezza sui tassi d’interesse, l’inflazione, le guerre e le tensioni geopolitiche, non sono d’aiuto. Una conferma in tal senso viene anche dagli ordinativi che mostrano una flessione: la domanda interna evidenzia un -1,9% rispetto al 3° trimestre e un -2,4% per quanto riguarda i mercati esteri, da sempre elemento di forza dell’economia vicentina.
In questo contesto, l’occupazione resta sostanzialmente stabile, anche se l’ultima fase del 2023 è risultata la più critica con un netto incremento da ottobre a dicembre delle ore di Cassa Integrazione Guadagni (CIG): 4,9 milioni, +51,3% .