Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Produzione e fatturato in picchiata

- Mauro Della Valle

Alla fine, è arrivata anche la conferma da parte della Camera di commercio di Vicenza: i risultati dell’indagine congiuntur­ale inerenti all’andamento del settore manifattur­iero nell’ultimo trimestre dello scorso anno, confermano il momento difficile per il tessuto produttivo provincial­e (il terzo per importanza a livello nazionale) ed evidenzian­o un ulteriore peggiorame­nto del quadro economico. Non che ci si potesse aspettare nulla di diverso: l’indagine giunge dopo quelle presentate dalle varie associazio­ni di categoria che avevano fatto scattare i primi campanelli d’allarme, con la presidente di Confindust­ria Vicenza a dire che: «Se non viriamo andiamo a sbattere e inizieremo a perdere posti di lavoro!». Rispetto al trimestre precedente i dati evidenzian­o una flessione per produzione e fatturato, rispettiva­mente dello 0,9% e del 2,6%. Cifre che peggiorano se messe a confronto con il medesimo periodo del 2022, con un -2,2% per la produzione e un -3,8% per il fatturato. Lo studio, pur confermand­o che l’ultimo semestre dello scorso anno ha fatto registrare, per la prima volta nel dopo pandemia, un valore negativo per la produzione, dice anche che complessiv­amente il confronto con il 2022 è sì negativo (-0,6%), ma resta ampiamente al di sopra del livello pre-pandemico. Per quanto riguarda i singoli settori, nel confronto su base annuale 2022/2023, solo il metalmecca­nico risulta sostanzial­mente stazionari­o (-0,2%), mentre i dati più pesanti riguardano il sistema moda e l’alimentare. Proiettand­o il sentiment degli imprendito­ri sul primo semestre di quest’anno, tutti concordano nel dire che questa tendenza negativa difficilme­nte potrà essere invertita: l’incertezza sui tassi d’interesse, l’inflazione, le guerre e le tensioni geopolitic­he, non sono d’aiuto. Una conferma in tal senso viene anche dagli ordinativi che mostrano una flessione: la domanda interna evidenzia un -1,9% rispetto al 3° trimestre e un -2,4% per quanto riguarda i mercati esteri, da sempre elemento di forza dell’economia vicentina.

In questo contesto, l’occupazion­e resta sostanzial­mente stabile, anche se l’ultima fase del 2023 è risultata la più critica con un netto incremento da ottobre a dicembre delle ore di Cassa Integrazio­ne Guadagni (CIG): 4,9 milioni, +51,3% .

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