Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I bivacchi, lo spaccio, i nomadi: cinquemila chiamate ai vigili

Ma lemulte sonomeno di duemila. Le «paure» dei vicentini e la polizia locale

- Federico Murzio

La polizia locale come parte integrante del «sistema città». Nel 196esimo anniversar­io della sua fondazione il bilancio della quotidiani­tà degli agenti nel 2023 restituisc­e la fotografia di una città cambiata, che continua a mutare e nella quale le donne e gli uomini in divisa fungono da cerniera sociale.

In 196 anni è cambiato l’approccio degli agenti alla città. Tanto da far dire al comandante Massimo Parolin che «quello che talvolta viene definito degrado urbano in realtà non è altro che disagio urbano». Si parla di sicurezza reale e percepita. E quelle 1.168 richieste di controllo prese dal centralino di contra’ Soccorso Soccorsett­o alla voce «degrado urbano» non possono essere considerat­i alieni alle 2.454 richi e s te di cont rol l i pe r persone che bivaccano, alle 1.102 per persone che consumano droga, alle 509 per segnalazio­ni di parcheggia­tori abusivi, alle 117 per accattonag­gio, 324 per segnalazio­ni di presenza di nomadi. Queste richieste, in materia di sicurezza urbana e alle 5.712 ore impiegate dalla polizia locale in quest’ambito, naturalmen­te parlano soprattutt­o dei sentimenti dei vicentini. Una ipersensib­ilità se confrontat­a con i riscontri. I quali parlano di 5 violazioni per consumo di alcolici, 14 violazioni per ubriachezz­a molesta, 1.224 per bivacco, 94 per mendicità, 284 controlli alla voce nomadi, 77 violazioni di parcheggia­tori abusivi.

Se questi sono i numeri dell’ordinariet­à quelli della straordina­rietà fanno riferiment­o al Nucleo operativo speciale. In ordine sparso e non esclusivo: 155 operazioni antidroga, 91 delle quali con esito positivo; 28 persone deferite per spaccio; 15 arrestate in fragranza per spaccio; 89 persone segnalate per possesso di droga. Intendiamo­ci, altri numeri dicono che l’«anima» della polizia rimane invariata, confermand­o in questa costante la coerenza con i principi istitutivi del Corpo. Ci sono, per esempio, le 109.043 infrazioni al codice della strada, ai regolament­i e alle altre leggi amministra­tive di competenza della locale. Anche in questo caso il numero descrive la città o chi la frequenta. Alla luce dei 110 mila residenti, per dire, significa che ogni cittadino, compresi i neonati, nel corso del 2023 hanno commesso più di una infrazione a testa.

Il «compleanno» della locale si è festeggiat­o ieri in piazza dei Signori. Presenti non solo i vertici di guardia di finanza, questura, carabinier­i, procura ma anche il prefetto Salvatore Caccamo e il sindaco Giacomo Possamai. Entrambi hanno sottolinea­to che la polizia locale è un corpo intermedio fondamenta­le. Così ha fatto capolino anche l’affaire della nuova sede. L’amministra­zione è intenziona­ta a proseguire sul sentiero, non nuovo in realtà, di spostare il Comando fuori dal centro storico dopo una permanenza secolare. Ossia da contra’ Soccorso Soccorsett­o, dimora della locale dal 1983 da dove arrivò da Palazzo Trissino, in via Torino. Le operazioni prodromich­e sono già iniziate con lo stabilire il valore della vecchia sede. La leva che sarà utilizzata sarà quella della permuta, non escludendo già in partenza la possibilit­à di un ritorno a una vocazione residenzia­le dell’attuale Comando. Se il progetto dovesse andare in porto non resterebbe perciò un altro buco nero da coprire, «solo» un altro servizio uscito dalle mura storiche. Novità sono attese entro l’estate.

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