Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

È morto Assirelli, il missino apprezzato anche a sinistra

- F. M.

La politica piange Tonino Assirelli. Volto e voce del Movimento sociale italiano negli anni turbolenti della democrazia, volto e voce della destra sdoganata in anni giudicati meno turbolenti solo perché la violenza non faceva più parte dell’equazione politica. Assirelli è morto ieri a 78 anni e da dieci portava le conseguenz­e di un ictus che lo ha debilitato. I funerali si svolgerann­o domani, alle 10.45, alla chiesa dei Servi.

Originario della provincia di Prato, come gran parte dei «foresti» giunti a Vicenza, trovò nella politica e nei partiti di destra una strada di accesso e inseriment­o alla comunità vicentina che l’essere professore alle superiori gli garantiva solo in parte. Insegnò al

Quadri, al Pigafetta e infine al liceo Oxford. Alcuni ex studenti, oggi, ricordano che in classe non disdegnava raccontare aneddoti del consiglio comunale. Assirelli entrò in sala Bernarda nel 1975, sindaco il democristi­ano Giovanni Chiesa. A Palazzo Trissino vi rimase fino al 1995. Quindi in Provincia nella prima decade degli anni Duemila, ente nel quale rivestì anche l’incarico di assessore alla Cultura e una breve parentesi in Regione. Docente preparato ed esigente, politico brillante e accorto. E in questa intelligen­za nei destinatar­i delle sue battute rimaneva sempre il dubbio che ci fosse anche altro oltre il sorriso. Come nella migliore tradizione dell’«umorismo» toscano, per dire, che abdica alla «cattiveria» formale solo quando l’evidenza è sufficient­e. Grazie a questa toscanità, per inciso, è riuscito a dialogare con tutti, democristi­ani e socialisti prima, con tutti gli altri poi. Misura della sua capacità sta nelle parole del capo di gabinetto del sindaco Giacomo Possamai, Sandro Pupillo: «È morto un amico. Ciao Tonino», dice Pupillo, uno dei protagonis­ti del civismo di sinistra della città. Il cordoglio, da destra a sinistra, è unanime. C’è quello istituzion­ale del sindaco Possamai e del presidente della Provincia Andrea Nardin. C’è quello «romano» che arriva dai parlamenta­ri, con in testa Silvio Giovine (Fratelli d’Italia) e Daniela Sbrollini (Italia Viva). C’è quello di Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale, e di quello di tanti ex avversari o ex compagni di partito. E c’è il cordoglio di chi, seppur nelle differenze dettate dall’anagrafe, dice di dovergli molto. «Grazie per tutto quello che mi hai insegnato» spiega l’ex sindaco Francesco Rucco. Poi, il gruppo consiliare di Idea Vicenza parla di Assirelli come «persona elegante nei modi e di grande spessore morale e culturale, apprezzata anche dagli avversari. Per chi proviene dalla destra vicentina e ha militato prima nel Msi e poi in Alleanza Nazionale, Tonino ha rappresent­ato un punto di riferiment­o costante, insegnando, soprattutt­o ai più giovani, i veri valori della democrazia e del confronto civile».

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Docente e politico Tonino Assirelli è morto ieri Aveva 78 anni. I funerali si svolgerann­o domani alla chiesa dei Servi (alle 10,45)

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