Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

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Bovolenta, unite per la figlia della coppia. Il parroco ai fedeli: «Se c’è qualcosa che non va, parlatene»

- Roberta Merlin

Pochi istanti prima che la bara di Sara Buratin si allontanas­se dal piazzale della chiesa di Sant’Agostino, a Bovolenta, la sua mamma Maria Grazia e quella dell’assassino, Adriana, si sono strette in un lungo e commosso abbraccio. Un momento di dolore e forte commozione a cui hanno assistito le centinaia di persone accorse nel piccolo paese padovano per dare l’ultimo saluto alla 40enne il 27 febbraio scorso uccisa a coltellate dall’ex Alberto Pittarello, che si è poi suicidato. Chi non è riuscito a seguire la celebrazio­ne in chiesa, lo ha fatto dal sagrato, gremito anch’esso.

Durante la cerimonia sono stati tanti gli abbracci e i dolorosi sguardi tra le famiglie Buratin e Pittarello, che da subito hanno deciso di restare unite per sostenere la figlia della coppia, Giada, di 16 anni. E proprio a lei il parroco, don Lodovico Casaro, al termine dell’omelia ha rivolto parole d’affetto e conforto, invitandol­a a iniziare una vita difficile, in cui dovrà scegliere la via del bene e farsi guidare dagli affetti più cari, ricordando che la mamma sarà sempre al suo fianco. Il sacerdote ha poi ammonito la comunità: «Non abbiate paura di aprire il cuore a persone fidate, di esprimere la vostra fragilità umana. Solo attraverso il dialogo, il confronto e l’apertura dell’animo si riescono a risolvere anche quelle situazioni che purtroppo Alberto non è riuscito a sedimentar­e e a superare». Commosso il messaggio del sindaco Anna Pittarello nel ricordare la coppia: «Non riesco a non pensare alla foto che ritrae Sara sorridente e felice e alla coincidenz­a che l’ha vista lasciarci il giorno del nostro patrono, San Gabriele, il santo del sorriso». Parole pronunciat­e tra le lacrime dal sindaco, che per la celebrazio­ne ha deciso di indossare sulla giacca il fiocco rosso divenuto simbolo della lotta alla violenza contro le donne. «Da quel giorno il nostro pensiero accorato va a una figlia che rimane orfana e a due famiglie ferite nel profondo», ha continuato, prima di lanciare il monito affinché queste tragedie non accadano più.

«Sara sei il sole, una luce che continuerà a risplender­e dentro di noi — il messaggio di amici e familiari -. Il tuo sorriso contagioso, la tua forza d’animo e la tua passione per la vita continuera­nno a ispirarci ogni giorno » . Domani alle 10.30, nella stessa chiesa si celebreran­no i funerali di Alberto Pittarello, morto suicida nelle acque del Bacchiglio­ne, dove si è lanciato con il suo furgone dopo delitto.

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Foto Bergamasch­i) La bara bianca La commozione (
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L’assassino Alberto Pittarello
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La vittima Sara Buratin

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