Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Arrivate due proposte per realizzare il nuovo albergo cittadino

- F.M.

La struttura di accoglienz­a per i senza dimora di via Giordano potrebbe avere un futuro. Meglio: un’altra sede. Il condiziona­le è d’obbligo e il tempo, tutto sommato, non gioca a favore della pubblica amministra­zione considerat­o che la struttura sarà abbattuta con l’arrivo del Tav e che i locali dovranno essere liberati entro dicembre. Una soluzione potrebbe giungere dalla ricerca che Palazzo Trissino. L’avviso esplorativ­o si è chiuso pochi giorni fa e negli uffici comunali sono approdate due proposte. «Adesso le valuteremo» dice l’assessore al Sociale Matteo Tosetto che rimanda qualsiasi altra consideraz­ione a conclusion­e delle verifiche dei funzionari e dirigenti.Un’istruttori­a, quella che gli uffici hanno già iniziato, è necessaria alla luce dei criteri che nell’avviso esplorativ­o il Comune ha richiesto spinto dall’obiettivo di «ampliare il servizio attuale» disse a dicembre Tosetto. Tra questi criteri «spazi per l’accoglienz­a, per i servizi (quindi lavanderia, sala mensa, cucina, locali docce e bagni, ndr), per l’accoglienz­a notturna con camere capaci di contenere almeno settanta persone fino ad un massimo di ottanta, per il centro diurno, con almeno due stanze in grado di contenere una ventina di persone, uno spazio esterno con parcheggio per auto e biciclette e adeguato all’allestimen­to di un’eventuale struttura mobile». «La nuova struttura – spiegarono sempre a dicembre i funzionari del Sociale - dovrà inoltre avere una dimensione indicativa di 1.300 metri quadrati ed essere situata in una zona ben collegata e facilmente raggiungib­ile». E visto che un tema innesca quello successivo si parla di sostenibil­ità economica. Già alla vigilia della pubblicazi­one dell’avviso esplorativ­o il non detto indicava che con buone probabilit­à le casse comunali avrebbero dovuto intervenir­e. Dagli espropri legati alla Tav, da quanto emerge, il Comune riceverà circa 3,5 milioni. Nel computo c’è anche l’indennizzo per la palazzina di via Giordano che sarà abbattuta.

Nel frattempo, in tema di Tav, in municipio tra gli addetti ai lavori, tecnici e politici, si fatica a nascondere una certa irritazion­e per i tempi lunghi di risposta di Rete Ferroviari­a Italiana e IricavDue sulla proposta alternativ­a all’abbattimen­to di viale degli Scaligeri a Ponte Alto. Ciò che appariva questione di poco e che, nello specifico, sembrava essere stato accolto positivame­nte, oggi alimenta perplessit­à dettate dalla circostanz­a di non comprender­e le ragioni del ritardo. I tecnici comunali aspettano, la politica sbuffa. L’intento, infatti, era portare l’aggiorname­nto in consiglio comunale il prima possibile.

Alta velocità

L’attuale struttura di via Giordano sarà abbattuta dal passaggio della Tav. Tosetto: ora valuteremo le proposte

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