Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Due giorni scalza e inmezzo alla neve Ritrovata viva
Quando l’hanno ritrovata, poco dopo le 15 di ieri pomeriggio, era rannicchiata, sotto ad un portico, nella zona di Malga Bocchette, a Seren del Grappa, sul versante bellunese del Massiccio.
Per due giorni Paola, 50 anni di Quero Vas (Belluno), ha vagato al freddo e sotto la pioggia, dopo essere sparita a bordo della sua automobile, una Fiat Panda di colore blu e aver vagato a piedi tra le asperità della montagna. Le speranze di trovarla viva erano davvero ridotte per il freddo, la nevicata e le pessime condizioni del tempo di questi giorni. Ma Paola ce l’ha fatta, nonostante non avesse da mangiare a da bere e avesse perso le scarpe nella sua lunga camminata.
A consentire il ritrovamento è stato il fiuto di un cane dell’unità cinofila della Guardia di finanza di Cortina, che assieme ad un componente del Soccorso alpino di Feltre, è arrivato per primo in una casera non distante dal Rifugio Bocchette. Paola si era riparata lì, a quattro chilometri circa da dove aveva lasciato la macchina. Quando l’hanno raggiunta era scalza e sotto shock. Sul posto è stata inviata una squadra del Soccorso Alpino che, a bordo di un quad, ha accompagnato la donna fino all’ambulanza, prima del trasferimento all’ospedale di Feltre per i necessari accertamenti.
Paola era scomparsa dalla sua abitazione nel Bellunese dal pomeriggio di mercoledì. L’allarme era stata lanciato dai genitori e la macchina delle ricerche si era messa subito in moto. Dopo il ritrovamento della sua auto, abbandonata con le chiavi lasciate sul sedile, lungo la provinciale 148, non lontano dal Rifugio Scarpon, ha camminato per 4 km a piedi, in direzione Feltre fino all’Albergo Forcelletto poi ha imboccato una via secondaria fino ad arrivare dove è stata soccorsa.
Per le ricerche, complicate dalla fitta nevicata caduta in zona, sono stati impegnati per tutta la giornata i vigili del fuoco di Bassano e di Vicenza, con i loro esperti di topografia e con l’ausilio di droni. Assieme a loro anche il personale del soccorso alpino di Feltre e della Pedemontana del Grappa, oltre al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo.
«Siamo felicissimi dell’epilogo positivo della vicenda – ha spiegato al telefono la zia di Paola, – abbiamo temuto davvero molto, soprattutto quando passava il tempo e non si avevano sue notizie. Quando è arrivata la telefonata che
Il fiuto di un cane
La donna era rannicchiata in una casera, è stata trovata grazie al fiuto di un cane dell’unità cinofila dei soccorsi
l’avevano ritrovata, abbiamo avuto un moto di gioia enorme. Non potete immaginare il senso di liberazione dopo quanto accaduto».
Paola è stata trasportata nel vicino ospedale, ma non presentava sintomi di assideramento: «E’ in ospedale – ha concluso la zia - ma tutto sommato era in buone condizioni e questo ci conforta molto. Aveva trovato riparo in una casera, era riuscita a entrare probabilmente rompendo un vetro e, sia pure senza riscaldamento, stare lì l’ha aiutata a resistere al freddo per tutto quel tempo in cui è rimasta lontano da casa. È andata bene, ne siamo consapevoli». Non è chiaro cosa abbia spinto la donna ad allontanarsi da casa a inizio settimana. I giorni precedenti non aveva dato alcun segnale.