Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Due giorni scalza e inmezzo alla neve Ritrovata viva

- Dimitri Canello Barbara Todesco

Quando l’hanno ritrovata, poco dopo le 15 di ieri pomeriggio, era rannicchia­ta, sotto ad un portico, nella zona di Malga Bocchette, a Seren del Grappa, sul versante bellunese del Massiccio.

Per due giorni Paola, 50 anni di Quero Vas (Belluno), ha vagato al freddo e sotto la pioggia, dopo essere sparita a bordo della sua automobile, una Fiat Panda di colore blu e aver vagato a piedi tra le asperità della montagna. Le speranze di trovarla viva erano davvero ridotte per il freddo, la nevicata e le pessime condizioni del tempo di questi giorni. Ma Paola ce l’ha fatta, nonostante non avesse da mangiare a da bere e avesse perso le scarpe nella sua lunga camminata.

A consentire il ritrovamen­to è stato il fiuto di un cane dell’unità cinofila della Guardia di finanza di Cortina, che assieme ad un componente del Soccorso alpino di Feltre, è arrivato per primo in una casera non distante dal Rifugio Bocchette. Paola si era riparata lì, a quattro chilometri circa da dove aveva lasciato la macchina. Quando l’hanno raggiunta era scalza e sotto shock. Sul posto è stata inviata una squadra del Soccorso Alpino che, a bordo di un quad, ha accompagna­to la donna fino all’ambulanza, prima del trasferime­nto all’ospedale di Feltre per i necessari accertamen­ti.

Paola era scomparsa dalla sua abitazione nel Bellunese dal pomeriggio di mercoledì. L’allarme era stata lanciato dai genitori e la macchina delle ricerche si era messa subito in moto. Dopo il ritrovamen­to della sua auto, abbandonat­a con le chiavi lasciate sul sedile, lungo la provincial­e 148, non lontano dal Rifugio Scarpon, ha camminato per 4 km a piedi, in direzione Feltre fino all’Albergo Forcellett­o poi ha imboccato una via secondaria fino ad arrivare dove è stata soccorsa.

Per le ricerche, complicate dalla fitta nevicata caduta in zona, sono stati impegnati per tutta la giornata i vigili del fuoco di Bassano e di Vicenza, con i loro esperti di topografia e con l’ausilio di droni. Assieme a loro anche il personale del soccorso alpino di Feltre e della Pedemontan­a del Grappa, oltre al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo.

«Siamo felicissim­i dell’epilogo positivo della vicenda – ha spiegato al telefono la zia di Paola, – abbiamo temuto davvero molto, soprattutt­o quando passava il tempo e non si avevano sue notizie. Quando è arrivata la telefonata che

Il fiuto di un cane

La donna era rannicchia­ta in una casera, è stata trovata grazie al fiuto di un cane dell’unità cinofila dei soccorsi

l’avevano ritrovata, abbiamo avuto un moto di gioia enorme. Non potete immaginare il senso di liberazion­e dopo quanto accaduto».

Paola è stata trasportat­a nel vicino ospedale, ma non presentava sintomi di assiderame­nto: «E’ in ospedale – ha concluso la zia - ma tutto sommato era in buone condizioni e questo ci conforta molto. Aveva trovato riparo in una casera, era riuscita a entrare probabilme­nte rompendo un vetro e, sia pure senza riscaldame­nto, stare lì l’ha aiutata a resistere al freddo per tutto quel tempo in cui è rimasta lontano da casa. È andata bene, ne siamo consapevol­i». Non è chiaro cosa abbia spinto la donna ad allontanar­si da casa a inizio settimana. I giorni precedenti non aveva dato alcun segnale.

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