Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Trovatamorta vicino alla sua barca
Venezia, tragedia alla Certosa. L’ipotesi di una caduta o di unmalore. Il compagno: «Inspiegabile»
L’hanno trovata senza vita in acqua nel canale vicino alla darsena del porticciolo, sull’isola della Certosa. Il corpo di Elena Leonardi galleggiava a neanche dieci metri di distanza dalla sua barca: era vestita e con le scarpe indossate. Erano circa le 12.45, ora di pranzo. A dare l’allarme ieri è stato il personale del porto turistico subito dopo l’avvistamento, ma intanto non vedendola rientrare al lavoro i colleghi avevano già iniziato a chiedersi come mai tardasse. Dopo gli squilli senza risposta sul telefono, visto che nessuno riusciva a raggiungerla, è scattato l’allarme anche tra i parenti: alle 14 lamammae la sorella di Elena, assistente di produzione veneziana, quarantenne, che collaborava come professionista per la danza e la musica della Biennale di Venezia, sull’isola si sono trovate davanti i carabinieri del Nucleo natanti , nel pieno dei rilievi assieme al medico legale.
Un dramma inspiegabile. Una scomparsa improvvisa che ha fatto piombare nella disperazione colleghi, amici e conoscenti della sua zona, via Garibaldi a Castello. Tanti sono accorsi alla Certosa nel pomeriggio, poco frequentata d’inverno e piena d’estate, come ieri, eccezionalmente. Tutti arrivati per consolare madre e sorella, ma anche per capire, cercare risposte, dare un senso alla morte incredibile di una donna che era nel pieno della sua vita. Solo quattro giorni fa aveva postato la foto della sua barca a vela, piccola unità di sei metri che da novembre custodiva sull’isola, curandola come ogni appassionato, sulla pagina Facebook del suo compagno. Manuel Frara, docente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, la stessa scuola che Elena aveva frequentato prima dello Iuav, non ha tante parole da dire: «Non riesco a decifrare. Non mi spiego. Raccolgo ora le informazioni. Suppongo che Elena fosse lì per dare un occhio alla barca. Il dolore in questo momento è più forte di ogni cosa e di qualsiasi notizia», dice a stento.
Non era una bella giornata ieri, cielo coperto e pioggia a tratti per tutto il giorno. Tuttavia
il maltempo non ha generato vento, né problemi dimoto ondoso. Elena sulla darsena è arrivata da sola, secondo i primi rilievi dei militari. Cosa sia successo dopo, senza vento e senza onde, come abbia perso e se abbia avuto un malore è tutto da chiarire. Il medico legale, alla prima ispezione, ha escluso segni di violenza e stamattina riprenderà a esaminare il corpo. Per il pm di turno Andrea Petroni non c’è motivo di pensare a una morte violenta. Se sarà necessario verrà disposta l’autopsia. Strategiche per le indagini le immagini delle telecamere presenti sull’isola: la videosorveglianza alla Certosa abbonda, anche se non è garantito che gli occhi elettronici abbiano catturato la scena. Nessuno dei circa venti dipendenti presenti alla Certosa in quel momento, tra quelli dell’accoglienza, dell’ormeggio, degli uffici e dei cantieri, pare abbia visto o sentito qualcosa.
Elena Lorenzi era una donna stimata e conosciuta a Venezia nell’ambiente dell’arte, del cinema, dello spettacolo e della musica. Formata all’Accademia aveva frequentato l’Istituto Universitario di Architettura (Iuav) ottenendo la laurea specialistica in Arti figurative, Musica, Spettacolo, Moda e tecniche del Teatro. «Una persona meravigliosa, appassionata, attiva e partecipe dei temi ambientali e sociali della sua città. La notizia della scomparsa è stata uno choc » , sono le parole dell’amica ed ex collega universitaria, Anja. Anche la Biennale ha voluto esprimere «profonda tristezza e cordoglio per la perdita di una professionista apprezzata da tutti i colleghi».
Senza testimoni Trovata nel canale vicino alla darsena: era da sola, nessuno si è accorto di nulla