Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La Tari infiamma lo scontro in Comune

- F.M.

L’incremento della tassa dei rifiuti continua a infiammare lo scontro politico tra la maggioranz­a di centrosini­stra e l’opposizion­e di centrodest­ra. Mentre, da più parti, l’amministra­zione è oggetto di polemiche per mancanza di informazio­ne sull’aumento. Ieri è intervenut­a Simona Siotto (Idea Vicenza), già assessore all’Ambiente durante l’amministra­zione guidata da Francesco Rucco. «La retorica sull’aumento della Tari, arrivato nelle case come una doccia fredda, ha tante letture, e una costante: la mancanza di trasparenz­a – osserva Siotto -. Ci viene spiegato che la ragione dell’incremento ha le sue radici nel piano finanziari­o dell’ente gestore per l’anno 2021. E’ vero ma peccato che a quel piano finanziari­o è seguita la decisione politica del centrodest­ra di non applicare alcun aumento, così come il centrodest­ra decise di coprire con fondi comunali durante il Covid la Tari delle categorie più colpite e in difficoltà». Quindi «il centrosini­stra poteva fare altrettant­o e non lo ha fatto. La smetta di scaricare responsabi­lità su chi ha fatto la scelta opposta alla loro. Lo dica perché mentire in politica e’ un fatto grave, che non intendiamo tollerare» dice Siotto che torna sulla questione della mancata informazio­ne alla città. «Assistiamo ogni giorno a comunicati del Comune su ogni cosa, – attacca Siotto -. Perché, al contrario, sulla Tari si è scelto di non dire nulla e di far trovare i vicentini di fronte al fatto compiuto?». Nel frattempo, da quando emerge da Palazzo Trissino, l’intenzione è ampliare le misure antievasio­ne d tramite l’idea di riportare in house il servizio di riscossion­e della Tari.

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