Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Aggredisce il fratello, all’arrivo dei carabinier­i si uccide lungo i binari

Tragedia a Spresiano, la vittima aveva 26 anni

- Di Denis Barea

SPRESIANO (TREVISO) I genitori lo hanno visto perdere il controllo all’improvviso e hanno chiamato il Suem 118 nell’estremo tentativo di calmarlo. L’arrivo dei sanitari, però, ha avuto l’effetto contrario: il figlio, 26 anni, ha infatti impugnato a quel punto un coltello da cucina iniziando a minacciare il fratello più piccolo di due anni. Mentre il personale sanitario chiamava i carabinier­i restando fuori dalla casa, la vittima si è dovuta barricare in una stanza del secondo piano per sottrarsi alla furia del fratello fino a quando i militari non l’hanno fatto uscire dalla finestra con l’aiuto di una scala. È solo quando la situazione si è apparentem­ente placata che il giovane, ancora fuori di sé, è uscito dall’altro lato dell’abitazione, una grande casa di campagna a una cinquantin­a di metri dai binari del treno, è salito su un traliccio della rete ferroviari­a e si è tolto la vita impiccando­si.

Ci sono ancora tante cose da chiarire nella tragedia accaduta ieri mattina in via dei

Cipressi a Spresiano, località alle porte di Treviso. Il ventiseien­ne è sempre stato apparentem­ente tranquillo, la sua famiglia è radicata in paese da generazion­i, molto conosciuta e benvoluta. Gli amici raccontano che nell’ultimo periodo appariva « un po’ strano e taciturno». Ma dicono anche che pur essendo stato sempre un po’ introverso, niente poteva annunciare quanto successo ieri. Seconsitua­zione. do le prime ricostruzi­oni il giovane avrebbe cominciato a dare segni di nervosismo già nel corso della prima mattina. Qualcuno parla di uno screzio con il fratello che avrebbe infiammato gli animi più del solito.

Ai tentativi della madre di rasserenar­e l’atmosfera il giovane avrebbe però reagito con una certa aggressivi­tà tanto da indurre la donna a chiamare il Suem 118 per risolvere la

All’arrivo dell’autoambula­nza però il giovane avrebbe afferrato un coltello da cucina prendendo di fatto in ostaggio il fratello. I militari dell’Arma, giunti in via dei Cipressi insieme ad alcune volanti della polizia, hanno subito cercato di intavolare un dialogo con il giovane tanto che pare fosse presente anche un agente specializz­ato nelle negoziazio­ni. Il ragazzo, di fronte allo spiegament­o di forze, avrebbe però cercato di nasconders­i ed è stato in quei frangenti che il fratello sarebbe riuscito a liberarsi grazie a una scala dei carabinier­i.

La tragedia si è consumata nei minuti successivi: l’aggressore è riuscito ad uscire dall’abitazione e si è diretto verso uno dei tralicci che sovrastano la ferrovia che si trova a poche decine di metri dietro alla casa. È salito in cima al pilone e si è impiccato. Il suo corpo senza vita è stato recuperato qualche minuto più tardi dai vigili del fuoco. Incredulo per il dramma il sindaco di Spresiano Marco Dalla Pietra. «È una giornata tristissim­a per la nostra comunità - spiega -. Siamo tutti vicini alla famiglia che conosciamo bene, è una famiglia storica molto ben radicata in paese».

I treni che viaggiavan­o lungo la linea tra Venezia e Udine hanno subito ritardi fino a 90 minuti. Alcuni convogli invece sono stati soppressi.

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Il traliccio della ferrovia dove si è ucciso il ragazzo dopo la lite
(Panajotti) Il luogo del dramma Il traliccio della ferrovia dove si è ucciso il ragazzo dopo la lite

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