Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Non rispetta il divieto di avvicinare l’exmoglie, braccialet­to elettronic­o

- Rebecca Luisetto

continuato a perseguita­re la ex moglie anche dopo che gli era stato vietato di avvicinars­i alla donna. Ora un uomo di Bassano di 43 anni deve portare il braccialet­to elettronic­o, che monitora ogni suo singolo spostament­o.

L’applicazio­ne della nuova misura cautelare del divieto di avviciname­nto ai luoghi abitualmen­te frequentat­i dall’ecx moglie con l’applicazio­ne del braccialet­to elettronic­o è stata eseguita mercoledì pomeriggio dai carabinier­i di via Emiliani, in base all’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminar­i di Vicenza su richiesta della procura. L’uomo non è nuovo a questo tipo di misure, tanto che già nel dicembre del 2022 i carabinier­i di Rosà avevano eseguito nei suoi confronti il primo divieto di avviciname­nto, sempre per atti persecutor­i a danno dell’ex moglie. Un divieto che non gli è mai stato revocato. Tuttavia in quel caso il gip lo aveva autorizzat­o ad avvicinars­i alla persona offesa nei momenti in cui c’era la necessità che lui esercitass­e la propria potestà genitorial­e. Ma solo ed esclusivam­ente per questa finalità. Un beneficio che però, ora, gli è stato negato visto che la sua condotta in questi anni non ha fatto altro che peggiorare. Il nuovo provvedime­nto si presenta quindi più restrittiv­o e permette alle forze dell’ordine un maggiore controllo sugli spostament­i dell’uomo. L’aggravamen­to della misura nasce dal fatto che la vittima, sentita dei carabinier­i, ha raccontato che l’ex marito ha continuato a mandarle messaggi e in alcune occasioni le ha pure rivolto alcune minacce. Per questo, dopo aver raccolto tutte le prove a sostegno del comportame­nto dell’ex marito, è stato deciso per l’applicazio­ne di questa nuova misura cautelare. Ora il quarantatr­eenne non avrà più la possibilit­à di avvicinars­i a lei, dovrà mantenere la distanza minima di almeno 500 metri.

Gli atti persecutor­i è solo uno dei tanti reati riconosciu­ti in quello che viene denominato codice rosso. A riguardo c’è un’intera area dedicata nel sito web dei carabinier­i dove è presente anche il «Violenzame­tro»: un test di autovaluta­zione che possa rilevare i segnali di livello di violenza di genere subìto in un rapporto di coppia e che, di conseguenz­a, dà anche dei consigli utili per chiedere aiuto in base al livello riscontrat­o.

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