Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Post su Instagram contro i consiglieri al corteo della destra, critiche bipartisan
giudicata sopra le righe dagli stessi «compagni di viaggio» in consiglio comunale, tanto più perché l’autore è un professore di filosofia, tanto più perché l’autore vanta nel curriculum un percorso di ricercatore di teoria politica alla Oxford Brookes University nel Regno Unito. Ma c’è poco di aplomb britannico in questa parentesi di politica nata sull’onda della manifestazione della destra avvenuta sabato a Campo
Marzo. Si parla di una «storia» pubblicata, per poi essere tolta, su Instagram da Massimo Bardin, consigliere di Civici con Possamai. In questa «storia» c’è la scritta «Alcune le pesti, alcune le scansi» che sormonta la caricatura di due feci e, più sotto, un’altra scritta che recita «Dedico questo post ai consiglieri Maltauro, Naclerio e Conte. Ieri (sabato Ndr) non hanno proprio fatto attenzione a dove camminavano. Meglio grattare meglio le scarpe oggi». L’uscita sul social network nasce dalla presenza al sit-in contro il degrado e la criminalità promossa da Movimento Italia Sociale di tre consiglieri di centrodestra. Ossia Jacopo Maltauro ( Lega), Nicolò Naclerio e Giorgio Conte, entrambi di Fratelli d’Italia. Intendiamoci: i tre, anche fisicamente, sono stati sostanzialmente marginali al sit-in e ai manifestanti. Con questi ultimi, per inciso, che non hanno «regalato» né slogan, né saluti tradizionalmente ascrivibili alla destra né tantomeno violazioni della legge Mancino. Insomma, nulla a che fare con il corteo del 1994 che costò il posto a prefetto e questore.
La «storia» di Bardin, cosa facilmente immaginabile, ha fatto il suo corso e lo farà anche prossimamente se sarà confermato il proposito di alcuni consiglieri di centrodestra di depositare un’interrogazione sull’iniziativa del consigliere di Civici con Possamai al presidente del consiglio comunale Massimiliano Zaramella (Possamai sindaco) «uso a dispensare predicozzi non richiesti e richiami al bon ton dei consiglieri».
Nel frattempo nell’arena politica si parla della violenza del post sui tre consiglieri di centrodestra, nel quale riferirsi a una manifestazione autorizzata parlando di feci (per quanto stilizzate) non sembra coerente con «il rispetto della Costituzione» invocato proprio da Civici con Possamai in nota diffusa domenica. E infatti l’uscita di Bardin non è piaciuta ai moderati della maggioranza di Palazzo Trissino, con la foto della «storia» a entrare e a essere commentata nelle varie chat di Whatsaspp dei gruppi consiliari di centrosinistra.