Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nuovo sistema dimonitoraggio per laTerapia intensiva neonatale
«Non avevamo un budget prestabilito per questo specifico progetto, ma quando si tratta di neonati e per lo più prematuri, in qualche modo una soluzione la si deve trovare». Ha ripercorso così Franco Scanagatta, presidente della Fondazione San Bortolo, la genesi dell’iniziativa che ha fornito la Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Vicenza, complessivamente di 7 nuovi monitor multi parametrici e di una centrale di monitoraggio che consente ora il controllo di tutti e 15 i monitor posizionati sulle culle del reparto e sulle due presenti nella Family room (la stanza recentemente realizzata sia per le cure palliative neonatali, sia come ambiente per riunire genitori e neonato dopo il difficile distacco avvenuto durante il ricovero e prima del rientro a casa). La nuova dotazione è stata resa possibile grazie ad alcuni partner che si sono affiancati alla Fondazione San Bortolo, in particolare Inglesina Baby e Zamperla Amusement Group Spa (in ricordo dei fondatori delle rispettive aziende) e Banca Generali, che con altri donatori hanno consentito di raggiungere la cifra di oltre 100 mila euro, necessaria per questo ulteriore step tecnologico. «Da inizio anno ci siamo occupati di 14 neonati prematuri - ha evidenziato la responsabile della Tin Stefania Vedovato - tra i quali quello nato il primo gennaio con un peso inferiore ai 400 grammi, che oggi è sano e a casa con i propri genitori».
Il reparto assiste ogni anno oltre 300 bimbi, tra i quali circa 60 neonati di peso alla nascita inferiore a 1,5 chili. A questi si aggiungono, ogni anno, altri 250 ricoveri di bambini affetti da varie patologie che richiedono un intervento chirurgico e l’attività ambulatoriale. La dotazione attuale è di otto posti letto di Terapia intensiva neonatale e 12 posti letto di Neonatologia, oltre a una stanza di isolamento e alla family room. «La Tin del San Bortolo – ha sottolineato il primario di Pediatria Massimo Bellettato – è centro di riferimento provinciale e regionale ed è quasi sempre totalmente occupata e noi sappiamo bene che per chi dirige reparti di cura intensiva è sempre un dramma non riuscire a trovare posti disponibili». Il reparto necessiterebbe da tempo di altri 5 posti letto, annotazione che non sarà sfuggita al nuovo direttore generale della Berica Patrizia Simionato, che ieri mattina all’incontro di presentazione dell’iniziativa ha ringraziato la Fondazione San Bortolo, le aziende e i vicentini per il loro attaccamento al San Bortolo.