Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Barconspiaggia sulRetrone, criticitàedubbi dopoilmaltempo
Spiaggetta fluviale, certo, ma quale? E a quali rischi? Il piano della giunta di offrire la possibilità di mutuare la spiaggetta di San Biagio a Parco Retrone, a ridosso dell’omonimo fiume, mostra criticità finora inespresse. Se non altro per il fatto che il parco si è inabissato due volte nelle ultime due settimane.
La prima criticità è climatica e sconta la natura golenale del terreno. Il Retrone, spinto dalle piogge molto intense, si è dimostrato durante gli ultimi episodi di maltempo uno dei punti più deboli del sistema. Tanto che, a memoria, è sufficiente anche un acquazzone estivo oltre l’ordinario per sortire gli stessi effetti. Un dettaglio importante alla luce della circostanza che una delle condizioni poste da Palazzo Trissino per concedere lo spazio è un’apertura minima dell’attività (commerciale di intrattenimento) di 180 giorni l’anno. Il che significa andare oltre i mesi estivi. Insomma, il rischio d’impresa è elevato tanto che in passato
certe esperienze sono state abbandonate. La seconda criticità affonda le radici nella circostanza che, carte alla mano, che il punto individuato dall’amministrazione all’interno di Parco Retrone, nella migliore delle ipotesi dista 125 metri dai primi allacciamenti utili, ciò comporterà verosimilmente scavare all’interno del parco. Quindi costi e ulteriori permessi. C’è infine un terzo aspetto che coinvolge il quartiere Ferrovieri. Le proteste dei residenti per le conseguenze del Ferrock o di altre manifestazioni simili all’interno del parco o nelle vicinanze si perdono nella notte dei tempi. Quando però la durata di Ferrock, per esempio, si limitava a quattro giorni e a quattro giorni si limitavano la sosta selvaggia, inciviltà più o meno manifeste, i rumori e la musica ad altro volume. Ora invece, sempre sulla carta, la prospettiva vista dagli occhi dei residenti è un disagio per almeno 180 giorni l’anno per sei anni. Ossia per la durata della concessione. Intendiamoci, i numerosi sopralluoghi che nei mesi scorsi sono stati realizzati con gli addetti ai lavori accreditano l’idea che almeno una parte dei rischi d’impresa siano stati presi in considerazione.
Intanto, l’amministrazione ricorda che c’è tempo fino al 27 marzo per «farsi vivi» per la gestione non solo della nascente spiaggetta fluviale sul Retrone, ma anche per quelle fluviali di Parco Astichello e San Biagio.