Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lavori per 400mila euro e la ciclabile finisce nel vuoto

Spiller: «Chiediamo pazienza ai cittadini per i disagi» Rucco lascia la«civica» e torna nelle fila di FdI

- F.M. F.Br.

La pista ciclabile di viale Risorgimen­to torna a fare discutere. Il restringim­ento di careggiata su una delle vie più trafficate della città continua a condiziona­re la circolazio­ne, causando code e rallentame­nti anche nell’ambito del trasporto pubblico e suscitando le ire degli automobili­sti.

«Chiediamo pazienza ai cittadini perché l’opera che si sta realizzand­o consente di mettere in sicurezza uno degli assi viari più importanti della città, garantendo continuità ai percorsi ciclopedon­ali» ha detto pochi giorni fa l’assessore alla Mobilità e ai lavori pubblici Cristiano Spiller. Ma è sul quel «continuità ai percorsi ciclopedon­ali» che stanno aumentando i dubbi. Perché se è vero che la pista ciclabile di viale Risorgimen­to è una sostanzial­e continuazi­one di quella di viale Margherita e un innesto con quella della Riviera Berica, una volta superato viale Margherita in direzione del centro storico la pista finisce lì, prima ancora di raggiunger­e Campo Marzo. Ossia all’inizio della strada che porta a contra’ santa Caterina. «L’idea originale era naturalmen­te quella di fare proseguire la pista – ricorda l’ex assessore alle Infrastrut­ture Mattia Ierardi – ma si è presentato un problema di cubature. Quindi si necessitav­a un ulteriore progetto più articolato

Due ruote Una via ciclopedon­ale

e risorse ulteriori». La pista ciclabile di viale Risorgimen­to, infatti, è finanziata con 400 mila euro incamerati durante la precedente amministra­zione attraverso un bando del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nell’ambito dei lavori, stando al progetto, è previsto anche un allargamen­to del marciapied­e esistente. «Conclusa questa fase dei lavori, il cantiere si sposterà poi in un tratto successivo e con la sola chiusura del marciapied­e» informano da Palazzo Trissino.

Francesco Rucco lascia la «sua» civica per passare a Fratelli d’Italia? Parrebbe proprio di sì, e l’ufficializ­zazione sarebbe imminente.

L’indiscrezi­one infatti dovrebbe essere confermata intorno a mezzogiorn­o di oggi dalla sezione berica del partito che ne avrebbe curato il ritorno «a casa», nonostante il diretto interessat­o abbia preferito non proferire parola in merito. Per l’ex sindaco di Vicenza, e attuale consiglier­e di minoranza, si prospetta dunque un ritorno alle origini, essendo la sua carriera politica iniziata proprio tra le file di Alleanza Nazionale, dove nel 2003 venne eletto per la prima volta consiglier­e comunale, divenendo quindi capogruppo del partito fino a quando questo non confluì nel Popolo delle Libertà.

Nonostante negli ultimi anni l’ex primo cittadino abbia fatto del civismo un cavallo di battaglia, quindi, adesso il suo percorso politico sembrerebb­e a una svolta importante, e all’addio alla lista «Idea Vicenza», creata appositame­nte in occasione delle ultime comunali, poi vinte dallo sfidante di centrosini­stra Giacomo Possamai.

Prima che a Fratelli d’Italia, negli scorsi mesi il nome di Rucco era stato accostato ad altre compagini partitiche.

L’incontro Oggi Rucco scioglierà il riserbo

In primis Forza Italia, dato che durante l’ultimo congresso l’ex sindaco aveva parlato di un incontro con il coordinato­re regionale Flavio Tosi, e quindi la Lega, visto l’impegno di Matteo Salvini a sostegno del candidato di centrodest­ra alle amministra­tive della primavera scorsa.

Ora il rebus riguarda il consiglio comunale, dove Rucco abbandoner­ebbe la lista che porta il suo nome per dare un seggio in più a Fratelli d’Italia, e il suo eventuale futuro in ottica di elezioni regionali del 2025.

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