Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fare Ambiente prepara volontari per la cura e la tutela del territorio
«La cosa più semplice per tutti, specie per i politici e gli amministratori, è dare la colpa di quanto sta accadendo a livello ambientale al cambiamento climatico. L’impressione però è che ci troviamo davanti a tanta confusione e ideologia e, per contro, a poca prevenzione». A dirlo è Chiara Garbin, già responsabile della Protezione civile di Vicenza e oggi coordinatore nazionale della protezione civile di Fare Ambiente,
movimento riconosciuto sia a livello europeo, così come dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione. Tant’è che ha già sul campo operano 19 guardie ecozoofile, di cui è vice responsabile Franco Bertolaso, che svolgono attività di tutela e controllo dell’ambiente, in attesa di un decreto prefettizio, che dovrebbe arrivare a breve, che consentirà loro anche un’azione repressiva e sanzionatoria degli illeciti. In vista delle elezioni amministrative, che coinvolgeranno la gran parte dei comun i d e l Vi c e n t i n o , F a r e Ambiente ha deciso di tendere la mano agli amministrazioni pubbliche e al mondo della scuola e ha varato un programma annuale che prevede quattro azioni in diversi campi: educazione, formazione, monitoraggio e valutazione. La parte educativa verrà svolta nelle scuole primarie e secondarie (per queste ultime sono già stati avviati contatti con la Provincia); la parte formativa è prioritariamente rivolta ai sindaci, che spesso – rileva Garbin - «non sono pienamente consci delle loro responsabilità in questo campo», ma più in generale agli amministratori che, altrettanto spesso, afferma Gabriele Tomasi, presidente del Laboratorio Verde che fa capo al movimento: «Non sanno decifrare i dispacci della protezione civile o le previsioni tecniche di Arpav e Aeronautica»;
ci sono poi le attività di monitoraggio e valutazione, non solo nelle situazioni di emergenza, ma finalizzate alla prevenzione del rischio, in un territorio che noi stessi abbiamo contribuito a rendere così fragile e che va quindi costantemente controllato, in particolare negli alvei dei fiumi e negli argini, spesso compromessi. Il tutto farà parte di una proposta di convenzione (i cui costi verranno definiti di comune in comune), che Fare Ambiente spedirà a tutti i sindaci non appena si saranno insediati dopo le elezioni. Come ha ricordato Enrico Hüllweck, coordinatore regionale di Fare ambiente, «nel campo della salute si è capito da tempo che la prevenzione è meno costosa per il sistema rispetto alla cura. Lo stesso dovrebbe essere per l’ambiente».