Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Azzardo, 101 pazienti in cura Il Serd dell’Usl: «Sono la punta dell’iceberg»
Sono otto differenti progetti quelli coordinati dal Serd (il Servizio di assistenza dell’Usl 8 alle persone con dipendenze), varati nell’ambito della campagna «Io non mi gioco» 2024 (al termine a fine mese) che si pone l’obiettivo di prevenire e contrastare il gioco patologico. Per capire l’entità del fenomeno, e la sua pericolosità, basta dare uno sguardo alle cifre: al 31 dicembre 2023 risultavano in carico alle tre sedi del Serd (Vicenza, Montecchio Maggiore/Valdagno e Noventa Vicentina), 101 pazienti affetti da gioco d’azzardo patologico, di cui 53 nuovi «utenti» nel solo anno. Meglio non farsi ingannare dai numeri: «Queste cifre - come spiega Roberta Sabbion, direttrice del Serd della Berica - rappresentano solo la punta dell’iceberg, in quanto chi soffre di questa patologia spesso non ne è cosciente. Per questo abbiamo previsto azioni di prevenzione e sensibilizzazione rivolte anche ai familiari, che spesso sono i primi ad accorgersi dei comportamenti dei loro cari e che si trovano a fronteggiare le conseguenze emotive, relazionali ed economiche della patologia». In provincia sono attivi 5 gruppi terapeutici (Vicenza, Camisano Vicentino, Noventa Vicentina, Arzignano e Castelgomberto), ai quali partecipano, per l’appunto, pazienti e familiari. Non sono esenti dal fenomeno nemmeno i ragazzi, favoriti dai numerosi canali online specializzati (In Italia si stimano 3,8 milioni di giocatori attivi). Il gioco d’azzardo è un’insidia che può presentarsi sotto varie forme, ma ci sono alcuni segnali che se individuati per tempo possono essere d’aiuto - come sottolineano Achille Di Falco, direttore dei Servizi socio-sanitari dell’Usl 8 e Mauro Codogno, coordinatore del Progetto -: «Se si perdono più soldi di quello che ci si era ripromessi di giocare, se si nasconde il fenomeno a familiari e amici, se si pensa che questa sia la soluzione ai propri problemi economici, e si cerca di smettere senza riuscirci, è bene fermarsi a riflettere, perché si tratta di campanelli d’allarme di situazioni a rischio». Il programma completo degli eventi è disponibile sul sito Internet dell’Usl 8 Berica all’indirizzo