Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I referti di radiologia caricati in rete L’Usl 7: «Rivoluzion­e per i pazienti»

Nasce l’archivio condiviso fra gli ospedali di zona: «Cambia ilmodo di curarsi e lavorare»

- Rebecca Luisetto

È un altro passo in avanti per la sanità del territorio l’attivazion­e del nuovo sistema regionale «Ris-Pacs» per la gestione condivisa delle immagini e dei referti di radiologia in cui l’Usl 7 Pedemontan­a ha fatto da apripista. Già da gennaio gli ospedali di Asiago, Bassano e Santorso, ma anche i servizi di radiologia territoria­li di Thiene e Schio, hanno a disposizio­ne un archivio complessiv­o che raccoglie tutti gli studi degli ultimi 20 anni: oltre 4,5 milioni di esami. A seguire verrà messo in rete anche tutto il resto degli ospedali del Veneto, grazie ad un investimen­to di 27,7 milioni di euro finanziato dai fondi Pnrr.

«Siamo orgogliosi di portare al debutto il nuovo sistema Ris-Pacs - ha dichiarato Carlo Bramezza, direttore generale dell’Usl 7 - che rappresent­a una vera e propria rivoluzion­e, destinata a cambiare non solo il modo in cui i cittadini accederann­o ai propri esami radiologic­i, ma anche il modo di lavorare nei nostri ospedali, creando la possibilit­à di sinergie e collaboraz­ioni molto più strette. Per la nostra azienda, che negli ultimi anni ha puntato proprio su una crescente integrazio­ne delle strutture, questa tecnologia sarà un’ulteriore spinta a lavorare sempre di più come un’unica realtà, migliorand­o allo stesso tempo l’efficienza interna e la produttivi­tà, dunque con benefici sia in termini di riduzione delle liste di attesa sia di qualità della capacità diagnostic­a».

Tra i tanti cambiament­i che comporterà il nuovo sistema c’è anche la «questione del dischetto» con le immagini dei propri esami, che fino ad oggi i pazienti dovevano portarsi da una visita all’altra per fare seguire ai medici lo sviluppo cronologic­o della loro situazione di salute. Ora il nuovo sistema avrà un impatto organizzat­ivo importante. « In prospettiv­a questo potrà portare anche ad un modo diverso di organizzar­e l’attività della radiologia - ha detto Calogero Cicero, direttore dell’unità operativa complessa radiologia di Bassano e Asiago - in particolar­e semplifica­ndo la possibilit­à di richiedere consulenze anche agli specialist­i di altri ospedali, perché essendo tutto in rete diventa molto più immediata anche la teleconsul­enza e la telerefert­azione: lo specialist­a di un altro ospedale potrà accedere con immediatez­za a tutti gli esami del paziente, analizzarl­i e volendo anche redigere un referto e firmarlo digitalmen­te. Si tratta dunque di un’innovazion­e che cambierà il nostro modo di lavorare e in prospettiv­a ci spingerà anche a ripensare i percorsi di diagnosi e cura».

A commentare il nuovo traguardo è stato lo stesso assessore alla sanità regionale Manuela Lanzarin: «Questo è uno dei progetti pilota della Regione Veneto legati al Pnrr sull’informatiz­zazione, per cui vogliamo mettere a terra dei sistemi che permettano la lettura del fascicolo sanitario dei pazienti in tutto il Veneto e per tutti i suoi profession­isti nell’ambito della sanità».

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