Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I referti di radiologia caricati in rete L’Usl 7: «Rivoluzione per i pazienti»
Nasce l’archivio condiviso fra gli ospedali di zona: «Cambia ilmodo di curarsi e lavorare»
È un altro passo in avanti per la sanità del territorio l’attivazione del nuovo sistema regionale «Ris-Pacs» per la gestione condivisa delle immagini e dei referti di radiologia in cui l’Usl 7 Pedemontana ha fatto da apripista. Già da gennaio gli ospedali di Asiago, Bassano e Santorso, ma anche i servizi di radiologia territoriali di Thiene e Schio, hanno a disposizione un archivio complessivo che raccoglie tutti gli studi degli ultimi 20 anni: oltre 4,5 milioni di esami. A seguire verrà messo in rete anche tutto il resto degli ospedali del Veneto, grazie ad un investimento di 27,7 milioni di euro finanziato dai fondi Pnrr.
«Siamo orgogliosi di portare al debutto il nuovo sistema Ris-Pacs - ha dichiarato Carlo Bramezza, direttore generale dell’Usl 7 - che rappresenta una vera e propria rivoluzione, destinata a cambiare non solo il modo in cui i cittadini accederanno ai propri esami radiologici, ma anche il modo di lavorare nei nostri ospedali, creando la possibilità di sinergie e collaborazioni molto più strette. Per la nostra azienda, che negli ultimi anni ha puntato proprio su una crescente integrazione delle strutture, questa tecnologia sarà un’ulteriore spinta a lavorare sempre di più come un’unica realtà, migliorando allo stesso tempo l’efficienza interna e la produttività, dunque con benefici sia in termini di riduzione delle liste di attesa sia di qualità della capacità diagnostica».
Tra i tanti cambiamenti che comporterà il nuovo sistema c’è anche la «questione del dischetto» con le immagini dei propri esami, che fino ad oggi i pazienti dovevano portarsi da una visita all’altra per fare seguire ai medici lo sviluppo cronologico della loro situazione di salute. Ora il nuovo sistema avrà un impatto organizzativo importante. « In prospettiva questo potrà portare anche ad un modo diverso di organizzare l’attività della radiologia - ha detto Calogero Cicero, direttore dell’unità operativa complessa radiologia di Bassano e Asiago - in particolare semplificando la possibilità di richiedere consulenze anche agli specialisti di altri ospedali, perché essendo tutto in rete diventa molto più immediata anche la teleconsulenza e la telerefertazione: lo specialista di un altro ospedale potrà accedere con immediatezza a tutti gli esami del paziente, analizzarli e volendo anche redigere un referto e firmarlo digitalmente. Si tratta dunque di un’innovazione che cambierà il nostro modo di lavorare e in prospettiva ci spingerà anche a ripensare i percorsi di diagnosi e cura».
A commentare il nuovo traguardo è stato lo stesso assessore alla sanità regionale Manuela Lanzarin: «Questo è uno dei progetti pilota della Regione Veneto legati al Pnrr sull’informatizzazione, per cui vogliamo mettere a terra dei sistemi che permettano la lettura del fascicolo sanitario dei pazienti in tutto il Veneto e per tutti i suoi professionisti nell’ambito della sanità».