Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Villa Stecchini apre la sua storia al pubblico del Fai

La dimora del ‘600, da sempre della stessa famiglia, visitabile sabato e domenica prossimi

- Raffaella Forin

È una delle dimore nobiliari venete rimaste nei secoli di proprietà della stessa famiglia che ancora vi risiede. È villa Stecchini, situata tra le colline e la campagna di Romano d’Ezzelino, che il Fai bassanese ha scelto di far conoscere in occasione delle «Giornate Fai di primavera». Sabato 23 (dalle 15 alle 17.30) e domenica 24 (9-12.30 e 14-17. 30) la villa accoglierà gli ospiti che avranno l’opportunit­à di scoprire l’ambiente domestico e la storia di un’antica famiglia, di ammirare stucchi, pavimenti, arredi e volumi originali, preziose opere d’arte, il giardino, vecchi sistemi idraulici complice l’abbondante presenza dell’acqua nel luogo. «Ogni locale ha una sua storia» spiega la capodelega­zione del Fai Maria Rosa Zanotto. Ad accompagna­re il pubblico, in piccoli gruppi, saranno i giovani del Fai bassanese e gli studenti «ciceroni» del liceo Brocchi e dell’istituto Remondini.

La villa fu costruita nel 1672 per volere dell’abate Jacopo Stecchini su progetto del costruttor­e Bortolo Bricito che aveva già lavorato per gli Stecchini nelle proprietà di Bassano (nel 1653 costruì la Chiesetta dell’Angelo, ora del Comune). La proprietà è costituita dal palazzo padronale, la barchessa, la torre colombara a nord e l’elegante cappella gentilizia a sud (contiene un prezioso crocifisso dell’artista bellunese Andrea Brustolon), una peschiera, un parco e un giardino. Dalla proprietà è visibile la Torre Ezzelina, sul colle di Romano citato da Dante nel IX canto del Paradiso. Il legame dantesco con il luogo è rappresent­ato anche dal ritratto (pare essere l’unico esistente) della moglie del sommo poeta, Gemma Donati, imparentat­a con gli Stecchini. Arricchisc­ono il patrimonio preziosi dipinti, alcuni di scuola dalpontian­a e un Leandro

Bassano. Tra le curiosità, la peschiera, la grande vasca di fronte al palazzo utilizzata per allevare il pesce e come riserva d’acqua nei periodi di siccità. «Nei secoli è servita anche per produrre energia idraulica e alimentare il grande mulino», informa la padrona di casa Carlotta Stecchini. La storia della famiglia risale al 1400 ed è ricca di curiosità e di personaggi: mercanti, notai, procurator­i, letterati, poeti, esperti di arte militare, collezioni­sti d’arte. A Bassano erano vicini di casa dei pittori Dal Ponte ai quali commission­arono numerosi quadri. «Durante la visita entreremo non solo nelle sale di rappresent­anza della famiglia, ma anche nelle le camere da letto, dando la sensazione di essere ricevuti come ospiti», osserva Zanotto.

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A Romano d’Ezzelino Villa Stecchini, complesso nobiliare costruito nel 1672

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