Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Travolto e ucciso dallamotozappa, nessuna autopsia sull’operaio La Cgil: più sicurezza in agricoltura
Nessuna autopsia: il magistrato ha già concesso il nulla osta per la sepoltura di Alessandro Campagnolo, l’operaio 47enne di Rossano Veneto travolto e ucciso dalla motozappa con cui stava lavorando la terra nell’orto della sua abitazione. Al momento, però, le esequie non sono ancora state fissate: non è escluso, infatti, che possano essere i familiari a chiedere ulteriori accertamenti clinici che possano chiarire con certezza cosa si accaduto domenica pomeriggio in via Novellette. Alessandro Campagnolo stava lavorando la terra quando le frese del macchinario lo hanno colpito alla testa senza lasciargli scampo. Nessuno ha assistito alla scena e in mancanza di testimoni risulta ancora difficile capire con esattezza cosa abbia provocato l’incidente.
Al momento non si esclude nessuna ipotesi: l’uomo potrebbe essere inciampato in seguito a un malore. Ma non è escluso neppure che l’attrezzo agricolo possa essere ripartito all’improvviso mentre la vittima era chinata per effettuare qualche operazione.
A dare l’allarme è stato un cugino che vive nella casa accanto: insospettito dal rumore della motozappa che girava a vuoto è uscito a controllare, facendo la macabra scoperta. Quando ha visto il corpo del parente riverso al suolo ha scavalcato la rete di recinzione. La corsa disperata di un’ambulanza del 118 però si è rivelata vana: per Alessandro Campagnolo non c’era già nulla da fare. Operaio in un’azienda di Castello di Godego lascia il fratello Luigi, con cui abitava dopo la morte dei genitori, e la sorella Loretta, che è stata raggiunta dalla drammatica notizia mentre era in viaggio verso la Spagna, dove risiede figlia. «Una tragedia che ha sconvolto tutti – dice il sindaco di Rossano Veneto, Marco Zonta - e non solo per le modalità e per l’età della vittima ma anche perché Alessandro era benvoluto da tutti». «Un uomo generoso, disponibile» lo ricordano i vicini, disperati. Sull’episodio ieri, è intervenuta anche Silvana Fanelli, segretaria regionale Cgil Veneto: «Nel settore dell’agricoltura - ha denunciato - serve più impegno sul fronte della formazione e sulla sicurezza dei mezzi».