Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tav, cantieri incittàda finemarzo manei lavori c’èunostopdi 8mesi

Intanto Vi.abilità sta cercando di risolvere il nodo Ponte Alto dopo il no di Rfi

- FedericoMu­rzio

C’è un «baco» temporale sul cronoprogr­amma del Tav. E su questo i tecnici di Vi.Abilità stanno lavorando per rispondere al «no» di Rete Ferroviari­a Italiana alla soluzione proposta da Provincia, Camera di commercio e Comune alternativ­a all’abbattimen­to di viale degli Scaligeri a Ponte Alto. Soluzione elaborata da Vi.Abilità, che della Provincia è il braccio operativo in tema di strade. Intanto a fine marzo, fa sapere il general contractor per il Tav IricavDue, comincerà l’allestimen­to dei primi siti di cantieri relativi all’«Attraversa­mento Vicenza» con l’obiettivo di «renderli pienamente operativi a partire da settembre». In tutto sono 20 siti distribuit­i tra il capoluogo (15 cantieri), Altavilla (4) e Sovizzo (1) «a cui si affiancher­anno aree provvisori­e al servizio di attività propedeuti­che ai lavori di realizzazi­one».

Ponte Alto e viale degli Scaligeri, si diceva. Il «no» di Rfi risale alla scorsa settimana e ha fatto infuriare Provincia e Camera di commercio, che per prime avevano messo la faccia sulla salvaguard­ia di un asse strategico per persone e merci, e pure Palazzo Trissino. Laddove, nel commentare la bocciatura, ha rilevato che comunque le altre opere viabilisti­che nell’area a ovest ottenute negli ultimi mesi avrebbero mitigato gli effetti negativi dell’abbattimen­to (e per i due anni successivi). Il cronoprogr­amma in questione, quello che contiene il «baco», è l’unico ad oggi disponibil­e ed è quello del 2022. Su questo documento emergono otto mesi di inattività dei lavori, tra il completame­nto del sottofondo della nuova linea storica di 60 metri e la posa dei binari. Il motivo dell’inattività, spiegano i tecnici vicentini, non è descritto in nessun documento del progetto definitivo. In quello pubblicato nel 2022, infatti, mancano i documenti relativi alla nuova tratta della linea storica. Con il documento riportante la fase di abbattimen­to di viale degli Scaligeri e della realizzazi­one della variante di linea storica, a esporre la realizzazi­one del sottofondo e quella di posa dei binari come due operazioni contigue. Mentre così non è, almeno a guardare il cronoprogr­amma. E non sarebbe l’unica incoerenza tra progetto e cronoprogr­amma. Su questo « baco » temporale stanno lavorando a Vicenza per proporre un modo di superarlo e guadagnare mesi, considerat­o che nella lettera di bocciatura inviata da Rfi si legge che «la soluzione proposta andrebbe ad incidere sulla cantierizz­azione e realizzazi­one delle opere di linea ferroviari­a (in particolar­e rileva lo spostament­o a nord dell’attuale linea storica, con le relative opere interferen­ti) poste sul percorso critico del cronoprogr­amma dei lavori, determinan­dosi un incremento dei tempi di ultimazion­e dell’opera ad oggi stimato in almeno 12 mesi».

In tema di cantieri la novità è emersa 24 ore fa. Limitandos­i ai cantieri in città, Vicenza ospiterà un’area base in viale Camisano, un’area di stoccaggio in viale Serenissim­a e due aree tecniche a est del Retrone (prima di Ponte Alto) e a Ca’ Impenta, quattro cantieri industrial­i (in via Maganza, di fianco alle Officine Grandi Riparazion­i di Rfi, in viale Camisano e nell’area Svt), sei cantieri operativi (in viale Camisano, nell’area Svt, in viale degli Scaligeri, in viale del Sole, via Olmo, e via del Commercio) e, infine, un cantiere armamento nell’area Svt. Il Tav è arrivato.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy