Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Perseguita lamoglie e cerca di soffocarla: 4 anni ma è fuggito in patrica

- Francesco Brun

Condannato a quattro anni di carcere per aver picchiato più volte la moglie davanti ai figli, ma è riuscito a svignarsel­a. È una storia di continue violenze quella che arriva dal tribunale e che riguarda un 48enne bengalese, all’epoca dei fatti residente ad Arzignano ma poi tornato in patria, accusato di maltrattam­enti in famiglia aggravati dalle lesioni. Una vicenda interrotta solo nel novembre del 2020, quando è stata messa la parola fine al vero e proprio inferno quotidiano vissuto dalla moglie.

Secondo le ricostruzi­oni da parte dell’accusa, soprattutt­o a causa di «una morbosa e ingiustifi­cata gelosia», l’imputato avrebbe minacciato più volte di morte la donna, apostrofan­dola con epiteti volgari e «percuotend­ola sistematic­amente». Nello specifico, gli episodi citati in giudizio sarebbero avvenuti tutti tra ottobre e novembre 2020. L’imputato avrebbe cinto una sciarpa attorno al collo della donna, «facendole mancare il respiro fino a quasi lo svenimento», mentre in una seconda occasione l’avrebbe colpita con un cellulare e procurando­le ecchimosi, giudicate guaribili in dieci giorni. A poco più di una settimana dall’aggression­e l’uomo, «facendo ritorno dopo un periodo d’assenza», l’avrebbe colpita con un pugno alla gola e quindi malmenata per più di un’ora, accusandol­a di tradimento. Infine, il 48enne sarebbe tornato a sferrare alla moglie dei pugni, cagionando­le «contusioni al volto e al torace», con una prognosi di 15 giorni. Tutti gli episodi sarebbero avvenuti alla presenza dei due figli minorenni e più volte la donna sarebbe stata costretta ad allontanar­si da casa e a dormire nel garage, aspettando che il marito ritrovasse la calma. L’uomo era quindi finito a processo, assistito dall’avvocato di fiducia Lara Frigo, anche

se questa non è mai stata in grado di parlargli. L’imputato, infatti, è scappato nel frattempo in Bangladesh, facendo perdere ogni sua traccia. Nonostante questo, martedì, il giudice Filippo Lagrasta lo ha dichiarato colpevole dei reati a lui ascritti, condannand­olo a quattro anni di reclusione e al pagamento di un risarcimen­to danni di 5.000 euro nei confronti della moglie.

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Borgo Berga Il tribunale di Vicenza ha condannato un altro uomo violento

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