Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
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Marostica, mattinadipanico. Poiilmessaggioèsparito
«Importante: fatto molto grave». Inizia così il messaggio pubblicato ieri mattina sul gruppo Facebook «Sei di Marostica se» e capace in pochi minuti di scatenare il panico tra le famiglie del Bassanese. «Stamattina davanti alla scuola di Marsan – si leggeva nel post – si è fermata una macchina con un signore di una certa età che ha chiesto ad un bambino se voleva salire». Il racconto poi proseguiva spiegando che il tentativo di circuire il ragazzo sarebbe stato sventato da un nonno vigile che aveva assistito alla scena. Nemmeno il tempo di pubblicare il post e i commenti sull’accaduto hanno iniziato a moltiplicarsi tra quanti si dicevano preoccupati per la sicurezza dei più piccoli e quanti, invece, auspicavano il linciaggio del responsabile.
È bastato però verificare la notizia con i carabinieri per scoprire che l’episodio in questione non si era mai verificato né a Marsan, né in nessun’altra scuola del comune. Anche il sindaco di Marostica Matteo Mozzo ha immediatamente cercato di venire a capo della notizia scoprendo che prima di aver fatto la sua comparsa su Facebook era stata diffusa a macchia d’olio su molteplici gruppi whatsapp del territorio, diventando virale in pochissimi minuti. Avviati i dovuti controlli da parte dei militari della compagnia di Bassano e accertato che la notizia non aveva fondamento, gli amministratori del gruppo «Sei di Marostica se» hanno rimosso il messaggio incriminato: «Verificate le notizie prima di pubblicarle, onde evitare inutili allarmismi».
Nelle ore successive un ulteriore post è comparso anche sulla pagina ufficiale del Comune di Marostica, con tanto di indicazione «fake news». «Sentito il comando carabinieri – ha precisato l’amministrazione – si avvisa che la segnalazione, ri-condivisa su molti profili e riguardante presunti atti illeciti accaduti nei pressi delle scuole del nostro istituto comprensivo risultano infondati». Anche in questo caso il post si concludeva con una raccomandazione: quella di non condividere con leggerezza notizie dubbie ma di affidarsi solamente a fonti ufficiali e in caso di incertezza, contattare e chiedere chiarimenti alle forze dell’ordine.
Al momento, comunque, non è stato individuato l’autore della falsa notizia e nessun provvedimento è stato preso nei confronti di chi l’ha inconsapevolmente diffusa.