Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Picchiati dal patrigno, ora sono in una casa protetta

I due adolescent­i sono stati anche umiliati. L’uomo è in cella

- Francesco Brun Rebecca Luisetto

Sono stati già trasferiti in una struttura protetta i due ragazzi maltrattat­i dal patrigno, un vicentino di 39 anni (G.A. le sue iniziali - il nome va omesso per evitare che le vittime siano riconoscib­ili), arrestato mercoledì dalla squadra mobile nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Vicenza. Intanto rimane ancora poco chiaro il ruolo della mamma dei due adolescent­i nella vicenda. Resta da capire se la donna sia stata succube del compagno al punto da non reagire ai modi da padre - padrone dell’uomo o se in qualche modo lei condivides­se la cattiveria e la severità del convivente. O se, ancora, ora che il compagno è in cella, non sia in grado di provvedere al mantenimen­to e all’educazione dei due ragazzi.

Il patrigno è stato arrestato mercoledì, dopo l’emissione del provvedime­nto di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminar­i del tribunale di Vicenza. L’accusa che pende sulla testa dell’uomo è quella di maltrattam­enti reiterati contro i due figli minorenni della compagna, con cui conviveva in un’abitazione di uno dei quartieri del capoluogo. Al momento le bocche degli inquirenti rimangono ancora ben cucite, perché le indagini a carico del trentanove­nne sono ancora in corso e proprio in queste ore stanno continuand­o degli approfondi­menti sulla sua posizione.

Ancora tanti sono i punti oscuri della vicenda, tra questi anche il fatto che non è possibile conoscere da quanto tempo i due adolescent­i fossero sottoposti a questa situazione. Da quanto emerso i ragazzi hanno subìto violenze sia fisiche sia psicologic­he, in particolar­e sarebbero stati umiliati quotidiana­mente, privati di alcuni bisogni di prima necessità, si parla addirittur­a di digiuni forzati, e sottoposti di continuo a frasi ingiuriose e denigrator­ie. Senza contare le percosse e le perenni minacce da parte del patrigno.

Nel frattempo l’uomo rimane rinchiuso in carcere e a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a, a cui competerà la decisione sulle modalità con cui procedere nei suoi confronti.

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© RIPRODUZIO­NE RISERVATA Indaga la squadra mobile Violenza fisica e psicologic­a di un uomo verso i figli della compagna

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