Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vannacci presenta il suo libro, pomeriggio di sit in e di proteste

- Federico Murzio F. M.

«È necessario che l’amministra­zione comunale non offra soluzioni improponib­ili, come è stato fatto per l’ex sede della Finanza in centro storico per esempio. Inidonea per struttura e concetto, un centro sociale in un’ex caserma è una contraddiz­ione. Se il centro sociale si adopera per il territorio dove ha sede da anni ho detto al sindaco che lì deve avere la sua attività ed esistenza. Un immobile va trovato ai Ferrovieri».

sit-in, un corteo, una presentazi­one di un libro discusso e verosimilm­ente discutibil­e.

Il generale Roberto Vannacci oggi è in città, alle 17,30 al teatro Astra presenterà la sua seconda fatica, «Il coraggio vince». E l’evento sarà preceduto alle 15.30 da un corteo di protesta promosso dal Bocciodrom­o che si concluderà in piazza Matteotti. Laddove, per inciso, alle 16.15 è in agenda anche un sit-in di protesta promosso dall’Associazio­ne nazionale partigiani. Nelle ultime ore si levano altre proteste, quelle dei commercian­ti, che lamentano l’autorizzaz­ione di manifestaz­ioni del genere il sabato pomeriggio.

La giornata si preannunci­a intensa fin dal mattino: alle 10.30, promossa dalla Cub, davanti la caserma Usa Ederle si terrà un’assemblea pubblica. Ma qui gli slogan saranno dedicati al conflitto israelopal­estinese in corso.

Polemiche annunciate, polemiche avverate. Ed è facile presumere che già stasera, in assenza di disordini, la città volterà pagina. Vannacci arriva a Vicenza a pochi giorni dal consiglio comunale durante il quale si discuterà della reintroduz­ione della clausola anti-fascista nel Regolament­o comunale per la disciplina del canone patrimonia­le di occupazion­e del suolo pubblico. La mozione è stata avvalorata da una quindicina di consiglier­i della maggioranz­a di centrosini­stra con in testa gli esponenti di Coalizioni civica, che almeno fino alla vittoria elettorale alle amministra­tive sono stati molto vicino agli ambienti antagonist­i. I quali oggi scenderann­o per strada per la presenza di un generale dei paracaduti­sti che a cinquantac­inque anni si è scoperto scrittore, e che con «Il mondo al contrario» e «Il coraggio vince» è oggi visto dagli antagonist­i e un ampio ventaglio di associazio­ni di area alla stregua del drappo rosso davanti a un toro. Il generale è accusato dai più moderati di essere quantomeno politicame­nte scorretto, da tutti gli altri di rappresent­are nei confronti delle donne, immigrati, ambientali­sti e omosessual­i idee al limite del codice penale. Sotto il profilo politico le frange più moderate del centrosini­stra in città sono alla finestra. La riflession­e è questa: se al corteo del Bocciodrom­o ci saranno disordini sulla scorta di quando avvenuto il 20 gennaio servirà una presa di distanza netta e credibile dagli antagonist­i. Il che, naturalmen­te, si rifletterà anche sulle posizioni sugli altri cavalli di battaglia del Bocciodrom­o: Tav e Gaza. Il presidio promosso dall’Anpi s’intitola «Vannacci non ci piaci. Non c’è spazio per l’odio», quello del Bocciodrom­o «Fuori Vannacci da Vicenza».

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