Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Truffe con imessaggi per 50mila euro arrestati due fratelli
Vicenza, una ventina di raggiri accertati
Fratelli «in affari» sono i truffatori di 33 e 35 anni, arrestati lunedì mattina dai carabinieri di Vicenza in collaborazione con i colleghi di Bagnoli (Napoli), dove i due risiedono. I fratelli sono ora ristretti ai domiciliari con l’accusa di aver compiuto venti tra truffe e utilizzi illeciti di carte di pagamento nel Vicentino tra gennaio e maggio 2023.
Le indagini, coordinate dalla procura di Vicenza, sono state condotte dai carabinieri di Piovene Rocchette. L’attività
investigativa è iniziata il 24 maggio scorso, quando un giovane di Santorso ha denunciato ai militari una truffa, spiegando di aver ricevuto diversi messaggi da «PosteInfo» che lo informavano che sulle sue carte prepagate erano stati registrati strani movimenti e di essere stato poi contattato da un operatore, che gli aveva comunicato che presto sarebbe arrivato un corriere, incaricato del ritiro delle carte bloccate e la consegna delle nuove. Il giorno successivo il giovane si è accorto che dalle sue carte erano stati prelevati 3.000 euro. In quelle stesse ore i due truffatori hanno raggirato, con il medesimo modus operandi, un giovane di Malo a cui hanno rubato 8.000 euro. Dopo gli approfondimenti dei carabinieri è stato possibile capire che la coppia di truffatori utilizzava due modalità, come spiegato dal comandante della compagnia dei carabinieri di Schio, il capitano Francesco Grasso. La prima prevedeva che la vittima ricevesse un messaggio da «PosteInfo» con il quale veniva informato di un’anomalia sul conto corrente (il più delle volte veniva segnalato movimento di denaro in uscita) e di seguito veniva lasciato un link che portava ad pagina internet falsa di poste italiane. Di seguito arrivavano altri messaggi nei quali veniva anticipato un contatto telefonico con un operatore delle poste (ma in realtà un truffatore) che lo avrebbe contattato poco dopo. L’operatore invitava infine la vittima a seguire le istruzioni, che il più delle volte prevedevano di autorizzare movimenti di denaro su altri conti o carte. La seconda modalità prevedeva sempre messaggi mandati da «PosteInfo» e poi la chiamata di un operatore, ma poi sostituiva le istruzioni telefoniche con l’arrivo di un corriere che ritirava le «carte bloccate» e ne consegnava di nuove.
Analoghe truffe a quelle di Santorso e Malo sono state consumate anche in altri comuni (Thiene, Creazzo, Cartigliano, Breganze, Fara Vicentino, Vicenza, Santorso, Zanè, Malo, Monticello Conte Otto, Camisano Vicentino, Pozzoleone e Chiuppano), tra gennaio e maggio dell’anno scorso, per un danno complessivo stimato in oltre 50.000 euro.
Gli accertamenti dei militari non solo hanno scoperto i due fratelli, ma ha portato ad indagare altre 11 persone, sospettate di favoreggiamento: sono gli intestatari delle carte sulle quali veniva confluito il denaro delle vittime.