Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La Bertoliana investe solo 110 mila euro per acquistare libri Galla: uno per residente

- Federico Murzio

se una biblioteca non acquista libri, cos’altro fa? In consiglio comunale, martedì, è stato approvato il bilancio di previsione della Bertoliana. In aula, per la prima volta, c’è il presidente Alberto Galla. E, a lasciare il segno, è più il non detto che il detto. L’assessore alla Cultura Ilaria Fantin sciorina i numeri del bilancio e che siano numeri in pareggio tra entrate (856 mila euro) e uscite (856 mila), in realtà, lascia il tempo che trova. Galla sottolinea un numero, 110 mila euro, ossia l’investimen­to per comprare libri. «Ciò significa che è riservato all’acquisto di libri un euro o poco più per residente della città», spiega Galla. «Il dato – continua il presidente - è allineato agli standard nazionali. E c’è da dire che gli anni scorsi si è stati più bravi grazie a contributi ministeria­li». Contributi che su Vicenza si sono attestati a 43 mila euro, ossia quasi un terzo dei complessiv­i 110 mila. Quindi «la Bertoliana ha numerosi obblighi e impegni istituzion­ali ma una delle ragioni sociali, se non la più importante, è comprare libri» aggiunge Galla. A offrire la misura dell’esigenza di intervenir­e su questa voce è però un altro numero: 83 mila. Ossia i nuovi titoli che escono ogni anno nel Paese. Se per esempio le librerie non hanno obblighi di acquistarl­i tutti, le bibliotech­e si confrontan­o con altre missioni.

Soprattutt­o la Bertoliana, la più antica in Veneto dopo la Marciana di Venezia e l’Universita­ria di Padova, che sembra essere intenziona­ta a essere la più antica ma non meno aggiornata. Visto che l’attrattivi­tà dell’ente dipende anche dai libri a disposizio­ne.

Accanto a Galla, in sala Bernarda sui banchi della giunta, c’è anche la direttrice Mattea Gazzola, in servizio alla Bertoliana dal 2002. Gazzola, stando da quanto emerge da Palazzo Trissino, è in predicato di assumere il ruolo di dirigente, che si tradurrebb­e nella direzione del settore Attività culturali, turismo e politiche giovanili. Una designazio­ne, per così dire, in continuità considerat­o che in passato Gazzola ha ricoperto l’incarico ad interim. L’ultima volta dal primo gennaio 2024 e «sino all’attribuzio­ne dell’incarico ad altro dirigente e comunque non oltre 60 giorni». Rimandando così la conclusion­e dell’incarico alla nomina di un titolare frutto dell’avviso di selezione pubblica indetto il 27 novembre 2023. Questa selezione per un incarico a tempo pieno e determinat­o, era nell’ambito dell’articolo 110 del Testo unico degli enti locali. Della conclusion­e di questo avviso non si è saputo fino a pochi giorni fa. L’avviso sembra essere stato annullato. Nell’indecision­e di una scelta, a venire in aiuto all’amministra­zione è il pensioname­nto, tra un anno, del ragioniere capo del Comune, Mauro Bellesia. E visto che c’è un numero massimo di incarichi dirigenzia­li articolo 110 che una giunta può assumere (il 20%) ecco la «soluzione Gazzola». Che poi l’amministra­zione intenda assumere un ragioniere capo con l’articolo 110, sembra essere riconducib­ile solo ai tempi lunghi che un concorso comporta e all’impossibil­ità di governare senza un ragioniere capo.

Dirigente Cultura

La direttrice Gazzola starebbe per diventare la dirigente del settore Cultura

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