Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La Bertoliana investe solo 110 mila euro per acquistare libri Galla: uno per residente
se una biblioteca non acquista libri, cos’altro fa? In consiglio comunale, martedì, è stato approvato il bilancio di previsione della Bertoliana. In aula, per la prima volta, c’è il presidente Alberto Galla. E, a lasciare il segno, è più il non detto che il detto. L’assessore alla Cultura Ilaria Fantin sciorina i numeri del bilancio e che siano numeri in pareggio tra entrate (856 mila euro) e uscite (856 mila), in realtà, lascia il tempo che trova. Galla sottolinea un numero, 110 mila euro, ossia l’investimento per comprare libri. «Ciò significa che è riservato all’acquisto di libri un euro o poco più per residente della città», spiega Galla. «Il dato – continua il presidente - è allineato agli standard nazionali. E c’è da dire che gli anni scorsi si è stati più bravi grazie a contributi ministeriali». Contributi che su Vicenza si sono attestati a 43 mila euro, ossia quasi un terzo dei complessivi 110 mila. Quindi «la Bertoliana ha numerosi obblighi e impegni istituzionali ma una delle ragioni sociali, se non la più importante, è comprare libri» aggiunge Galla. A offrire la misura dell’esigenza di intervenire su questa voce è però un altro numero: 83 mila. Ossia i nuovi titoli che escono ogni anno nel Paese. Se per esempio le librerie non hanno obblighi di acquistarli tutti, le biblioteche si confrontano con altre missioni.
Soprattutto la Bertoliana, la più antica in Veneto dopo la Marciana di Venezia e l’Universitaria di Padova, che sembra essere intenzionata a essere la più antica ma non meno aggiornata. Visto che l’attrattività dell’ente dipende anche dai libri a disposizione.
Accanto a Galla, in sala Bernarda sui banchi della giunta, c’è anche la direttrice Mattea Gazzola, in servizio alla Bertoliana dal 2002. Gazzola, stando da quanto emerge da Palazzo Trissino, è in predicato di assumere il ruolo di dirigente, che si tradurrebbe nella direzione del settore Attività culturali, turismo e politiche giovanili. Una designazione, per così dire, in continuità considerato che in passato Gazzola ha ricoperto l’incarico ad interim. L’ultima volta dal primo gennaio 2024 e «sino all’attribuzione dell’incarico ad altro dirigente e comunque non oltre 60 giorni». Rimandando così la conclusione dell’incarico alla nomina di un titolare frutto dell’avviso di selezione pubblica indetto il 27 novembre 2023. Questa selezione per un incarico a tempo pieno e determinato, era nell’ambito dell’articolo 110 del Testo unico degli enti locali. Della conclusione di questo avviso non si è saputo fino a pochi giorni fa. L’avviso sembra essere stato annullato. Nell’indecisione di una scelta, a venire in aiuto all’amministrazione è il pensionamento, tra un anno, del ragioniere capo del Comune, Mauro Bellesia. E visto che c’è un numero massimo di incarichi dirigenziali articolo 110 che una giunta può assumere (il 20%) ecco la «soluzione Gazzola». Che poi l’amministrazione intenda assumere un ragioniere capo con l’articolo 110, sembra essere riconducibile solo ai tempi lunghi che un concorso comporta e all’impossibilità di governare senza un ragioniere capo.
Dirigente Cultura
La direttrice Gazzola starebbe per diventare la dirigente del settore Cultura